Stefano Tacconi è stato tra gli ospiti della puntata di Domenica In di domenica 22 settembre. Una chiacchierata, quella tra Mara Venier e l’ex calciatore, molto toccante. Tacconi ha raccontato dell’aneurisma che lo ha colpito nel 2022 e lo ha fatto con due persone in studio molto importanti, suo figlio Andrea e sua moglie Laura Speranza. Proprio Andrea ha ricordato quei terribili momenti: “Lui ha avuto questo forte mal di testa. Fortunatamente ero lì e l’ho preso al volo. L’istinto mi ha portato a metterlo nella posizione giusta. È stato difficile da affrontare”. Era il 23 aprile 2022 e l’ex portiere della Juventus doveva andare a un evento benefico ad Asti ma quell’aneurisma ha cambiato tutto: “Sto ancora lottando però devo stare attento. Ho trascorso una serata con mio figlio ma poi ho iniziato a sentire un forte mal di testa. Dopo pochi secondi sono entrato in coma. Mio figlio mi ha fatto le prime cure. Mi ha fatto il massaggio cardiaco. Mi sono svegliato dal coma dopo 15 giorni. Mi hanno operato due volte, il medico non era soddisfatto. Mi hanno aiutato i malati che stanno peggio, ho pensato ‘c’è chi sta peggio di te’. Adesso ancora vado avanti con la fisioterapia, sono ancora con la stampella. La gamba destra è ancora traballante“.
E anche la moglie Laura Speranza ha raccontanto il pathos di quei momenti: “Io li aspettavo perché era il giorno del mio compleanno. Ho in mente queste parole: ‘Sono la dottoressa di Asti, suo marito ha avuto un aneurisma. La situazione è grave’. Mi è preso un colpo. Noi però eravamo vicino come famiglia. Sotto la finestra c’erano tutti i tifosi che urlavano il suo nome. Questa è stata una cosa che non si dimentica. Noi eravamo convinti che lui sentisse, non lo abbiamo lasciato neanche un secondo. Purtroppo è stato un lunghissimo percorso: nove mesi ad Alessandria e tre a Milano”. Non potevano mancare delle parole per Totò Schillaci che, ha detto Tacconi, “era il mio figlioccio. Vanno via sempre i migliori. Tra me e lui c’è stato subito un grande feeling. Noi dovevamo fare una serata venerdì sera invece c’è stato il funerale. Ci sentivamo sempre. Mi mancheranno le nostre serate. Eravamo davvero amici, me lo portavo sempre dietro”.