Liposuzione, chirurgia estetica, pesi per snellire gli avambracci e scoraggianti etichette come ‘vuvuzela arms’ o ‘septum arms’ che creano nuove insicurezze
La pancia, i glutei, le gambe, il viso. C’è una parte del corpo femminile che va bene così com’è, senza causarci insicurezze e senza farci spendere uno stipendio in trattamenti e prodotti miracolosi? A quanto pare, no. Almeno: non sui social, che ultimamente mostra una particolare fissazione per… le braccia. Braccia particolarmente sottili, da allenare con specifici ‘pesi da polso’ o da rimodellare tramite la chirurgia.
Se avete passato un po’ di tempo su TikTok, avrete notato che le beauty influencer spesso si filmano mentre si truccano o si pettinano con delle fasce ai polsi. Si tratta di pesi ‘indossabili’, che promettono di tonificare le braccia mentre si fa altro, trasformando le pulizie o la piega ai capelli in un workout. I ‘bala bangles’ sono la spia della recente ossessione dei social per braccia sottili e scolpite, un trend che si accoda a una lunga serie di obblighi vari a cui adempiere davanti allo specchio, dalla testa ai piedi.
Intendiamoci: il corpo va allenato tutto, in modo armonico ed equilibrato, e molte persone desiderano braccia più forti e muscolose. I recenti trend di TikTok però ci raccontano una realtà diversa e, per molti versi, disfunzionale. Sempre più influencer consigliano la liposuzione alle braccia ai follower, sostituendosi al parere dei medici e mostrando le foto prima e dopo.
Come se non bastasse l’infinita lotta alle rughe e alla cellulite – per dirne un paio – ora l’attenzione si è spostata sugli avambracci. E come spesso accade sui social, ciò che è perfettamente normale in anatomia, viene etichettato come un problema da risolvere. Un esempio è il termine ‘vuvuzela arms’, cioè ‘braccia a trombetta’, più strette al polso e più larghe vicino all’attaccatura della spalla. In altre parole: braccia, normalissime braccia.
Ancora più strano è il caso delle ‘septum arms’, cioè delle braccia “a septum”. Che vuol dire? Nessuno lo sa. L’ipotesi più probabile è che sia un’etichetta coniata per caso dall’intelligenza artificiale di TikTok, che ha mischiato due temi di conversazione pescando in modo confuso dalla sezione commenti di un video. Un’altra teoria è che il nome sia una storpiatura dell’inglese “…except the arms”, cioè “tranne le braccia”. Ovvero: è bello/a, peccato per quelle braccia. In ogni caso, ciò che è davvero curioso (e inquietante) è il modo in cui le persone hanno accolto il neologismo come un commento negativo su corpi poco tonici. Il termine è diventato virale tra chi dava consigli su come allenare le braccia, chi suggeriva outfit per ‘nasconderle’ e chi protestava contro un sistema che crea e alimenta insicurezze nei più giovani.
Il fatto che tutto questo avvenga su TikTok, piattaforma di riferimento della GenZ, dovrebbe farci riflettere: che fine ha fatto il movimento body positive e l’accettazione di sé? Non era questa la generazione che ci avrebbe liberato dagli irrealistici standard di bellezza degli anni Duemila, quando donne perfettamente normali venivano chiamate ‘grasse’ in diretta tv? Non eravamo tutti d’accordo, finalmente, nell’evitare ogni commento non richiesto sui corpi e sul peso? Ora le braccia, sul serio?
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