Le guardie di sicurezza del supermercato lo avevano notato mentre filmava sotto le gonne alcune clienti. Così grazie ad una serie di denunce presentate dalle donne, Dominique Pelicot è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di centinaia di video e foto degli stupri di gruppo sulla moglie.

Quelle denunce, presentate il 12 settembre 2020, hanno dato un’importante contribuito all’avvio delle indagini e all’inizio del processo al tribunale di Avignone, nel sud della Francia, contro Pelicot e gli stupratori. L’uomo ha confessato di aver drogato e fatto stuprare la moglie Gisele per quasi dieci anni, dal 2011 al 2020, ammettendo anche di aver contattato su internet almeno 50 uomini – di età compresa tra i 26 e i 74 anni – perché abusassero di lei. Circa 200 gli stupri, alcuni dei quali ripresi dall’uomo perché filmarli, dice, “era parte del piacere”.

Le denunce pertanto sono state pertanto fondamentali per riuscire a scoprire le violenze subite dalla moglie Gisele. Nathalie, una delle donne che ha sporto denuncia e che dice di essere stata segnata da quell’episodio nel supermercato, ha saputo della vicenda dello stupro solo successivamente dalla stampa: “Per fortuna quel giorno abbiamo sporto denuncia”, ha commentato.

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