di Alessio Andreoli
Il/la nostro/a Presidente del Consiglio Giorgia Meloni viene premiata in America a New York dall’Atlantic Council (Global Citizen Awards). Dal sito si legge: “…to shape the global future together, while recognizing the accomplishments of key global citizens seeking to improve the state of the world”. Se il mio inglese non mi tradisce significa: “…per plasmare insieme il futuro globale, riconoscendo al contempo i risultati conseguiti dai principali cittadini globali che cercano di migliorare la situazione nel mondo”. Leggo più volte la frase, provo anche il traduttore automatico ma il risultato è sempre lo stesso, praticamente si premiano cittadini del globo terracqueo che si sono distinti per le loro iniziative per migliorare questa nostro pianeta.
Sentendomi anche un po’ orgoglioso per il fatto che una mia concittadina abbia un riconoscimento così prestigioso provo a pensare quali siano state le cose che ha fatto Giorgia Meloni per guadagnarsi questo premio, che risultati ha conseguito. Il mio primo pensiero va agli alluvionati dell’Emilia Romagna. Tutto è iniziato nel maggio 2023 e non mi sento di escludere del tutto che forse una parte della responsabilità di questa prima alluvione si può ricercare anche nella gestione della regione, ma da maggio 2023 a settembre 2024 cosa ha fatto il governo attraverso il commissario straordinario per la ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo nominato dal governo stesso? Così a naso direi ben poco, se non niente, a parte il rimpallo delle responsabilità per questa nuova e recentissima alluvione.
Penso alla volontà di fare il Ponte sullo stretto quando la Sicilia è devastata dalla siccità e da infrastrutture fatiscenti. Poi penso a tutte le assurde promesse economiche elettorali della Meloni, promesse che ovviamente non potevano essere mantenute e che certamente ne era ben cosciente. Penso all’abolizione del reddito di cittadinanza. Alle decine di miliardi spesi per le armi, all’inutile e costosissima iniziativa di spostare al massimo 3000 emigranti in Albania venduta come se fosse la soluzione definitiva al problema immigrazione quando nel solo 2023 i migranti sbarcati sono stati più di 150.000.
Mi viene in mente anche la disastrosa situazione della nostra Sanità Pubblica di cui si parla ben poco e si fa ancora meno per risollevarla. E che dire della compagine di governo, di tutti gli scandali di questo ultimo anno a cominciare dal caso Sgarbi, Santanchè, Sangiuliano, della seconda carica dello Stato Ignazio Maria Benito La Russa con il busto del Duce in camera da letto? Il caso Donzelli-Delmastro. Le leggi bavaglio e quelle contro chi protesta. Insomma chi ha fatto tutte queste nomine o comunque chi le ha approvate, chi ha difeso e continua a difendere l’indifendibile se non Giorgia Meloni?
Chi accusa l’opposizione di “amichettismo” e poi cade nello stesso metodo (come proseguo del familismo) per coprire le importanti cariche istituzionali del governo se non sempre e comunque Giorgia Meloni? Insomma, questa donna avrà anche qualità che io non riesco a cogliere se molti italiani (oramai disperati dal desolante panorama politico) l’hanno votata, ma non mi sembra che sia una statista, una leader illuminata, una guida morale, una visionaria politica, una riformatrice illuminata in grado di gettare le basi per poter plasmare un mondo migliore per tutti come afferma l’Atlantic Council. Che sia davvero come scrive l’oramai famoso generale un mondo al contrario?
Beh più che mondo al contrario mi sembra un mondo in mano al business, a chi ha i soldoni e se ne frega dello stato del pianeta. Basta andare a vedere chi sono gli sponsor di questo evento, tra i più importanti Pfizer, poi un cementificio CJAmerica e ce ne sono anche di nostrani come Fincantieri, Enel, Leonardo (ma Leonardo cosa costruisce? Magari Guido Crosetto ci potrebbe illuminare…).