Il rapper ha duettato con Emma sulle note del nuovo singolo "Hangover"
Tra gli ospiti del Suzuki Music Party, condotto da Amadeus sul Nove, c’era anche Baby Gang che ha presentato con Emma il nuovo singolo “Hangover” e il brano “Liberi”, poi si è concesso per una chiacchierata con il conduttore dello show. Amadeus stesso ha spiegato: “L’avrei portato al Festival di Sanremo se non fosse successo quello che poi è accaduto (il riferimento è alle numerose causa legali dei mesi scorsi; ndr), ascoltavo due canzoni una è ‘Liberi’ quella che ascolterete ora, l’altra uscirà a breve. Credo che il rap sia una forma di libertà, la libertà di raccontare la propria vita. Nei tuoi pezzi c’è la tua storia“.
Il diretto interessato ha risposto: “Questo testo parla di libertà in tutti i modi: libertà di essere donna, uomo, qualunque cosa. Nella libertà si esprime l’arte, penso sia giusto tutti siano liberi di fare ciò che si vuole pur sempre nel rispetto. Grazie Amadeus per avermi voluto e non solo oggi”. Sul Nove Suzuki Music Party ha totalizzato 628.000 spettatori e il 4.6%, considerando il simulcast con tutti i canali Warner Bros. Discovery (Nove, Real Time, Dmax, Giallo, Food Network, MotorTrend, HGTV, Warner TV, K2 e Frisbee) raggiunge 968.000 spettatori e il 7.1% e con un picco d’ascolto di 1.500.000 spettatori.
Intanto la Procura di Milano ha chiesto una condanna a 3 anni di reclusione per Baby Gang. Questa richiesta di condanna, nel processo con rito abbreviato davanti al gup Tommaso Perna, riguarda i disordini del 10 aprile del 2021, in zona a San Siro a Milano, quando il collega trapper Neima Ezza, ossia Amine Ez Zaaraoui, stava realizzando un video musicale: erano presenti circa 300 ragazzi, tra cui Baby Gang e Neima appunto, alcuni anche minorenni, e ci fu un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine. Nell’inchiesta, condotta dalla Polizia e coordinata dal pm Leonardo Lesti, che nell’aprile di tre anni fa aveva portato anche a perquisizioni, le accuse, a vario titolo, sono di manifestazione non autorizzata e di resistenza a pubblico ufficiale.
Neima Ezza, davanti al gup, ha chiesto la messa alla prova, mentre Baby Gang, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, ha scelto il rito abbreviato.