La caccia grossa di Israele ai leader di Hamas e Hezbollah consegna alle cronache vittime quasi giornaliere di operazioni più o meno mirate. L’ultimo è stato il raid su una palazzina di Dahieh, roccaforte di Hezbollah a Beirut, nel quale è stato ucciso il capo delle forze d’élite al-Radwan del Partito di Dio, Ibrahim Aqil. Ma nelle ultime ore circola un nome ben più altisonante sulla cui morte le Forze di Difesa Israeliane starebbero svolgendo delle verifiche: quello del nuovo capo di Hamas, l’ideatore degli attacchi del 7 ottobre Yahya Sinwar.
Sui media israeliani circola la notizia che Sinwar può essere rimasto ucciso in un raid, con l’esecutivo che sta svolgendo verifiche e l’Idf, riporta il Jerusalem Post, che non conferma né smentisce le indiscrezioni. Tra le fonti consultate dal quotidiano israeliano, una di alto livello ha dichiarato che la notizia non è fondata, mentre un’altra ha detto di non avere informazioni reali al riguardo e altre ancora hanno rilevato disaccordi all’interno dell’establishment della Difesa. Sul tema, quindi, rimane il massimo riserbo.
L’esercito israeliano non può dare indicazioni sulle condizioni del leader di Hamas, ha chiarito in un briefing il portavoce delle Idf Daniel Hagari: “Per quanto riguarda quanto emerso negli ultimi giorni sulla situazione di Sinwar, non posso né confermarlo né smentirlo”. Ma una fonte vicina al dossier, secondo quanto scrive il Times of Israel, ha affermato che “ci sono state delle volte in passato in cui è scomparso e abbiamo pensato che fosse morto, ma poi è riapparso” e che questo sia oggetto di verifica anche in queste ore.