Il Ministro degli Affari della Diaspora di Israele Amichai Chikli ha dichiarato che, visto il “fallimento del governo libanese nell’esercitare la propria sovranità sul sud del Libano controllato da Hezbollah“, l’IDF ha il diritto di “prendere il controllo” delle aree dalle quali potrebbero essere lanciati missili verso Israele. Il Libano, secondo Chikli, non soddisfa la definizione di Stato, motivo per il quale Israele dovrebbe stabilire zone cuscinetto all’interno del Paese per proteggere i cittadini israeliani che ne abitano la parte nord.
Strategia militare su X – “Il Libano, anche se ha una bandiera e istituzioni politiche, non soddisfa la definizione di Stato“, così il ministro di estrema destra nel primo post che apre i tre lunghi messaggi sul social X. Nei post Chikli sostiene che la regione meridionale del paese, che confina con Israele, non è sotto la sovranità libanese, considerazione che usa per rafforzare la propria posizione. “È per lo più abitata da una popolazione sciita ostile ed è effettivamente controllata da Hezbollah che l‘8 ottobre ha iniziato una guerra contro lo Stato di Israele“, scrive. Per lo stesso ragionamento – aggiunge Chikli – anche Siria e Iraq non si qualificano come Stati.
Il primo post – “La situazione attuale – si conclude così il primo post – che ci ha portato a evacuare decine di migliaia di residenti dalle loro case per paura di un’invasione di terra da parte di una milizia iraniana, ci obbliga a ricalcolare la nostra strategia riguardo al confine che condividiamo con l’entità che si definisce lo Stato del Libano“. Nel suo secondo post, il ministro espone la propria proposta per l’IDF di prendere il controllo di alcune aree in Libano. Sono tre le ragioni avanzate dal ministro: il fallimento del governo libanese nel controllare il sud del Libano, il lancio da parte di Hezbollah di una guerra territoriale contro Israele “senza provocazione” e l’incapacità del Libano di attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite 1559 e 1701. Mentre la prima risoluzione chiedeva lo smantellamento di Hezbollah, la seconda imponeva un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, il dispiegamento dell’esercito libanese insieme ai caschi blu delle Nazioni Unite nel sud del Libano e il disarmo dei gruppi armati nella regione. “Alla luce di questi fatti – commenta Chikli – lo Stato di Israele ha il dovere di esercitare la propria sovranità, proteggere i suoi cittadini anziché tenerli lontani dalle loro case, e respingere e tenere lontano il nemico.”
Stabilire una zona cuscinetto controllata da IDF in qualsiasi zona vengano lanciati missili “è la cosa giusta da fare, dal punto di vista della sicurezza, politico e morale“, ha dichiarato il ministro. Al post è allegata una mappa del Libano con aree designate come zone cuscinetto cerchiate di rosso. “L’idea principale è di tenere lontana la popolazione nemica sciita basandosi su percorsi topografici ben definiti che permettano una difesa efficace“, ha scritto Chikli nell’ultimo post. “Non possiamo tornare a un altro scenario di evacuazione sul confine settentrionale, quello che condividiamo con l’entità libanese, che in nessun modo soddisfa la definizione di Stato.”
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