La sorella della madre è morta a soli 56 anni. Il necrologio pubblicato dalla famiglia
Subito dopo aver vinto gli Us Open ed essersi messo alle spalle il caso Clostebol, Jannik Sinner era volato da New York all’Italia e poi era partito verso la sua Sesto. Tutto per andare a incontrare zia Margith, alla quale il campione altoatesino aveva dedicato la vittoria storica nello Slam americano. Il primo pensiero era stato per lei: “Voglio dedicare il titolo a mia zia, non sta bene e non so quanto ancora sarà nella mia vita”. Domenica 22 settembre la zia di Jannik Sinner, sorella della madre Siglinde, è morta a soli 56 anni dopo una brutta malattia.
La notizia è stata comunicata dalla famiglia Sinner-Rauchegger con un necrologio in tedesco. “Vorrei che tu sapessi quanto eri preziosa“, è l’incipit del necrologio. “Margith si è addormentata per sempre nella sua amata casa”. Sinner, dopo essere tornato a Sesto Pusteria e poi essere andato a Bologna per tifare l’Italia in Coppa Davis, ora si trova già in Cina: il calendario del tennis non concede altra tregua al numero 1 al mondo. Dal 26 settembre al 2 ottobre giocherà l’Atp 500 di Pechino (un anno fa lo vinse), poi sarà la volta del Masters 1000 di Shangai.
Sinner, dpoo gli Us Open, aveva raccontato quanto fosse legato a zia Margith: “Quando ero piccolo i miei lavoravano tutto il giorno e io trascorrevo molto tempo con mia zia. Mi accompagnava alle gare di sci, passavamo l’estate insieme”. E quindi aveva confessato la volontà di tornare da lei per starle accanto: “Noi viaggiamo molto, quindi è difficile passare del tempo con le persone che amiamo veramente, ma se lo avessi, di sicuro lo passerei con le persone a cui tengo veramente: una di queste è proprio mia zia“, aveva detto Sinner.