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Miss Italia 2024, vince Ofelia Passaponti: ecco chi è. Patrizia Mirigliani: “Non siamo ad Amici o a X Factor, né al casting delle veline. Siamo a un concorso di bellezza”

E’ stata incoronata domenica sera, al termine della finale dell'85esima edizione del concorso che quest’anno si è svolto al teatro comunale di Porto San Giorgio nelle Marche

Conoscete i Beatles? Sapete riconoscere un walkman? Lo scatto iconico della band che attraversa la strada, diventato la copertina del disco “Abbey Road” è proiettato sullo schermo. Le Miss finaliste lo guardano incuriosite. Ma nessuna di loro sa contestualizzarlo. Così come il “prestorico” dispositivo per ascoltare la musica. Sarebbe per loro più facile riconoscere il grammofono. Sorridono, scherzano, si divertono: sono ragazze ironiche e autoironiche quelle che hanno partecipato alla finale di Miss Italia a Porto San Giorgio. Talmente spigliate e complici che sembrano arrivate nella località balneare marchigiana per una gita scolastica. Ofelia Passaponti, 24 anni, di Siena, incoronata Miss Italia sul palco dalla reginetta del 1991 Martina Colombari, ha vinto l’edizione numero 85 dello storico concorso.

Anche per la sua naturalezza. Una disinvoltura sbarazzina che ha caratterizzato anche Elisa Armosini, 19 anni, di Arzachena, arrivata seconda. Mentre più decisa e seriosa si è mostrata Mariama Diop, 19 anni, di Caravaggio, terza classificata. Per la giuria, presieduta da Martina Colombari e composta dall’attore Giampaolo Morelli e dalla modella e influencer Soleil Sorge, non è stato facile scegliere. Prima, fra le 15 totali e poi fra le otto rimaste. Perché? Tutte belle, tutte spigliate, tutte autoironiche. Oltre alle caratteristiche fisiche (inutile dire che è un concorso di bellezza!) le concorrenti hanno vissuto la kermesse come un gioco. Un’occasione per conoscere luoghi e situazioni, fare nuove amicizie e provare l’ebbrezza del palcoscenico e della diretta.

Trasmesso in streaming sul canale di Miss Italia, presentato da un frizzante Andrea Dianetti, il concorso è andato in scena lontano dai bagliori dei grandi studi televisivi. Ha finalmente trovato, potremmo dire, la sua dimensione nel teatro di Porto San Giorgio, molto più adatta a riassumere quell’idea di sobrietà ed eleganza cara alla patron Patrizia Mirigliani. Che spiega: “La nostra immagine di bellezza femminile non è mai volgare. E’ più che altro nell’equilibrio fra esteriore e interiore. Una questione di armonia fra forma e contenuto, estetica e sentimento”.

Qualche momento di vera commozione in effetti lo show lo ha regalato al pubblico. Nel “Raccontami di te” in cui le finaliste hanno raccontato, ciascuna un proprio ricordo personale, di quando erano bambine, qualche lacrima è sbocciata. O nella concentrazione e serietà mostrate mentre sfilavano e si disponevano in file precise su quell’antico palcoscenico di legno. Nessun costume da bagno per loro. Solo abiti, camicette bianche e al massimo calzoncini. Con i capelli sciolti e il sorriso spontaneo, sono davvero apparse come ragazze di scuola in gita nei flash sull’Academy che hanno preceduto la serata.

L’Academy è l’esperienza vissuta da 40 ragazze selezionate fra tutte le regioni. Una settimana da vivere a Porto San Giorgio con programmi ogni giorno diversi: incontri con nutrizioniste, scrittrici, psicologhe, donne dirigenti di Polizia che spiegano come prevenire violenze e abusi, visite nei musei e nei parchi, sessioni di stretching. Riprese sul pullman o in classe, le ragazze ridono e fanno domande alle coach: non hanno paura di sbagliare o di farsi riprendere.
Una goliardia evidente sin dalle selezioni dell’Emilia Romagna, quando sui vari social escono pubblicato delle loro performance per essere selezionate. Ebbene? Chi cantava stonando di brutto, chi improvvisava scene da blocco di partenza nei 100 metri di corsa alle Olimpiadi, chi si imbrattava le guance con il rossetto, chi mimava gesti di nuoto in piedi. Tutte si divertivano un mondo. E anche i follower, soprattutto su TikTok, si sono divertiti, alcuni di loro affermando che le selezioni del concorso sarebbero irresistibili. Una chicca.

Tutt’altro clima, invece la finale. Sobrio, elegante, contenuto e ben strutturato. Ma pur sempre percorso da una spigliatezza che in fondo fa un po’ invidia a chi è di un’altra generazione e sa cosa sia un walkman o ha il vinile dei Beatles in casa. La patron Mirigliani sottolinea così il senso della kermesse: “Non siamo ad Amici o a X Factor, non siamo nemmeno al casting delle veline. Siamo a un concorso di bellezza, che, nato nel dopoguerra è arrivato fino a oggi. Da Sophia Loren a Martina Colombari fino alla Miss 2024 Ofelia Passaponti”.