Mentre Roma brucia, i Friedkin pensano alla Premier League. Un comunicato ufficiale infatti ha annunciato l’acquisto dell’Everton da parte della famiglia americana. Dan Friedkin, presidente giallorosso, da oggi è anche il patron del club di Liverpool. “Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group confermano di aver raggiunto un accordo sui termini della vendita della quota di maggioranza di Blue Heaven Holdings nell’Everton Football Club. La transazione è soggetta all’approvazione normativa, anche da parte della Premier League, la Federcalcio e la Financial Conduct Authority”, si legge nella nota. Insomma, mancano solo i via libera formali.
Il retroscena riportato da Bloomberg è stato quindi confermato. “Siamo lieti di aver raggiunto un accordo per diventare custodi di questa iconica squadra di calcio”, commenta un portavoce dei Friedkin. Che aggiunge: “Non vediamo l’ora di fornire stabilità al club e condividere la nostra visione per il suo futuro, compreso il completamento del nuovo Everton Stadium a Bramley-Moore Dock”. Si chiude così una trattativa durata mesi. La telenovela tra la famiglia Friedkin e l’Everton per un potenziale acquisto di una quota di maggioranza del club inglese sembrava infatti conclusa con una fumata nera a metà luglio, con tanto di comunicato della società di Liverpool. Ora invece il clamoroso accordo. La conclusione della trattativa pone fine a mesi di incertezza nella gestione dei Toffees, che sono attualmente ultimi in Premier League con un punto raccolto in cinque partite di campionato.
Ma nel frattempo aumentano le incertezze in casa Roma. La squadra della Capitale, nonostante la vittoria per 3-0 contro l’Udinese alla prima di Ivan Juric in panchina, vive giornate di caos: l’esonero della bandiera Daniele De Rossi, poi l’addio della contestata amministratrice delegata Lina Souloukou. Ma anche le critiche ai calciatori, la contestazione durissima dei tifosi, la posizione del direttore sportivo Florent Ghisolfi tutta da capire. Insomma, Dan e Ryan Friedkin sembrano pronti all’ennesima rivoluzione per la Roma. Ma sembrano ancora aver capito poco o nulla di come si gestisce un club di calcio, oltre gli algoritmi. Eppure, ne hanno appena acquistato un altro: l’Everton.
I Friedkin dovrebbero essere concentrati al 100% sulla risoluzione delle grane in casa giallorossa. L’addio a De Rossi ha provocato una ferita che non sarà così facile da rimarginare. E segue di pochi mesi alla cacciata di Mourinho, che era stata “digerita” solamente perché al suo posto era arrivato l’ex capitano. Un doppio esonero che lascia un senso di anarchia e inadeguatezza. Ora la Roma non ha nemmeno più una guida: con l’addio di Souloukou, ci sarà da trovare un nuovo amministratore delegato. E teoricamente deve ricostruire daccapo un piano sportivo per il futuro, detto che il contratto di Juric dura solo fino a giugno. I Friedkin dovrebbero finalmente essere in grado di indicare una rotta. Ma per il momento tacciano. E la loro rotta porta a Liverpool.
Secondo l’Adnkronos, c’è di più: “Con lo sbarco in Premier l’investimento sulla Roma dovrebbe trovare rapidamente una copertura“. Si va verso la cessione o verso l’ingresso di un nuovo socio? La sequenza di fatti di questi giorni sembra dire di sì, spiegano fonti all’agenzia di stampa. C’è “un legame molto stretto fra quello che si muove in Inghilterra sul piano finanziario e le conseguenze a Roma, sul piano sportivo”. La non-gestione della società negli ultimi mesi sarebbe stata influenzata anche dagli sviluppi del dossier Everton. Lo dimostrerebbe anche l’altro dossier sensibile, quello del nuovo stadio, con lunghe pause e accelerazioni improvvise.