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“Belen mi ha accusato di averla tradita? Mi è dispiaciuto sentirlo. Amadeus mi ha detto che mi sarei divertito ad Affari Tuoi”: Stefano De Martino racconta

Il conduttore di "Affari Tuoi" parla delle sue origini, ma anche dei sentimenti e del figlio

di Gabriele Scorsonelli
“Belen mi ha accusato di averla tradita? Mi è dispiaciuto sentirlo. Amadeus mi ha detto che mi sarei divertito ad Affari Tuoi”: Stefano De Martino racconta

Affari Tuoi è un programma che ha uno zoccolo duro a prescindere di chi lo conduca. Io ci metto del mio, poteva andare peggio”. Stefano De Martino tra aneddoti e rivelazioni, si racconta nella prima puntata della nuova stagione di “Passa dal BSMT“, il podcast di Gianluca Gazzoli. È il conduttore del momento e il nuovo volto dell’access prime time di Rai1: ogni sera, alle 20.30, entra nelle case degli italiani con il game show dei ‘pacchi’.

Uno spettacolo quotidiano in cui “mi sono visualizzato. Mi erano state proposte altre cose nel corso del tempo, anche di prestigio, ma non risuonavano con me. Ad Affari Tuoi c’è un’affezione familiare – spiega –. Tante persone sono orfane di chi c’è stato prima, ma è lo scotto da pagare per gli emergenti. Lo ha subito anche chi è venuto prima di me”. Con Amadeus, suo predecessore, nessun dissidio. “Ci siamo sentiti al telefono e mi ha detto: ‘Vedrai che ti divertirai’”. E infatti, “più conosco i concorrenti, più mi affeziono. Voglio che vadano via con i soldi e festeggio con loro”, ammette l’ex ballerino.

IL PROVINO AD AMICI Lui che, cresciuto nei dintorni del bar di famiglia a Torre Annunziata (Napoli), ha sempre avuto contatti con il pubblico. Lì, ha imparato a relazionarsi con la gente: “Il bar è un luogo democratico perché il caffè lo prendono tutti, persone di qualsiasi estrazione e ceto sociale”, spiega. Adesso, sulla rete ammiraglia della Rai, intrattiene milioni di telespettatori. Ma “ho lavorato come cameriere, parcheggiatore e fruttivendolo”. È partito dal basso De Martino, sa cosa significa sacrificio. La sua vita è cambiata radicalmente dopo essere entrato ad ‘Amici’. “A un certo punto della mia vita ho avuto molte delusioni dalla danza. Ero andato vicino a partire in tour con Renato Zero, ma il suo coreografo Bill Goodson mi disse che non voleva strapparmi alla scuola – racconta –. Decisi che volevo fare il fisioterapista, ma mia mamma mi consigliò di fare il provino dalla De Filippi. Non lo dissi a nessuno. Appena entrai in studio svenni e ogni volta che tentavo di rientrare mi sentivo male. A fine giornata persi il treno per Napoli, non avevo soldi con me e non sapevo dove andare. La produzione mi mise a disposizione una macchina per tornare a casa”.

Di lì a poco, sotto le pressioni della mamma, l’ex ballerino si sarebbe ripresentato ai casting. E questa volta, sarebbe stato selezionato. Non senza patemi: “Mi avevano scartato. Mentre me ne stavo andando sentii una mano sulla spalla, mi girai ed era Maria. ‘Sto ragazzo non mi sembra così male, lo prendiamo?’, disse alla commissione. Quando entrai nella scuola, nel posto dove facevo il fruttivendolo a Napoli comparve una mia foto con su scritto ‘Vota Stefano De Martino’”, rivela. Sul rapporto con Maria De Filippi, poi: “Mi ha visto crescere, mi ha redarguito, giustificato, difeso. È la persona giù intelligente che conosca”.

IL SOGNO DELLA TELEVISIONE E BAR STELLA – Ballare, una grande passione. Ma il sogno del nuovo conduttore di Affari Tuoi è da sempre stato la televisione. “Un anno feci l’inviato a L’Isola dei Famosi. In Honduras c’era caldo e sentivo lo studio di Milano solo in cuffia con uno, due secondi di ritardo. Il primo collegamento non andò bene e mi chiesi se era quello che volevo fare davvero. Guardavo la tv alla ricerca di qualcosa che mi piacesse”, confessa De Martino. Il modello a cui si si ispira? Renzo Arbore. “Ho cominciato a guardare i suoi programmi e mi è venuta l’idea di crearne uno sulla falsariga di Quelli della notte. Un giorno sono andato in Rai da Ludovico Di Meo, all’epoca direttore di Rai2, con un foglio A4 e l’idea di una trasmissione. L’ho proposta per la seconda serata, dicendo che era un luogo in cui volevo riunire persone che mi piacevano e avere una band live”, rivela. La genesi di Bar Stella. Un varietà apprezzato con il tempo. E nato con il tempo: “Ho creato una squadra di persone e siamo stati insieme, nel foyer degli studi di Napoli, per un mese. Ogni sera portavo a cena tutti perché era una trasmissione che poteva funzionare se c’era sintonia tra di noi. E solo il tempo poteva darcela”. È deciso e risoluto il conduttore napoletano. E crede anche nella creatività e nelle penne degli autori italiani: “Un produttore, oggi, preferisce non rischiare e comprare format già rodati. Ma non tutto si può fare così”.

“CON LE CRITICHE HO UN BEL RAPPORTO” – Con alcuni dei suoi programmi, De Martino ha rischiato e sperimentato. In altri, come Affari Tuoi, ha trovato un ingranaggio già funzionante e li ha solo modellati sul suo carattere. Già in passato riceveva diverse critiche, ma soprattutto adesso che è un volto della quotidianità televisiva, deve fare i conti con numerose opinioni sul suo operato. “A tutti capita di non avere voglia, tempo e pazienza per analizzare il percorso di qualcuno. Capita il giudizio tagliente. Ma mi piace mettermi in dubbio, molte volte mi riconosco nelle contestazioni che mi vengono fatte, anche perché io sono molto più duro con me stesso. In questo caso raddrizzo il tiro”, spiega. Poi, aggiunge: “Il complimento, invece, mi spiazza e la butto sull’ironia”.

“IL TEMPO TRASCORSO CON MIO FIGLIO È PREZIOSO” – Instancabile lavoratore, con gli anni l’ex ballerino ha trovato un equilibrio tra la sua professione e la vita privata: “Prima dicevo sì a tutto. Poi ho capito che dovevo stare con mio figlio. Lui non sarà riconoscente per le cose materiali, ma per il tempo che abbiamo passato insieme – riflette –. Nel passato facevo molti viaggi in macchina di notte e prendevo treni per essere a casa dopo spettacoli a teatro, interviste, eventi e programmi. Ma ero scarico, distrutto. Da un anno io e mio figlio trascorriamo molto più tempo insieme. Fare il genitore è difficile perché stai crescendo mentre allevi una persona: non c’è una ricetta per crescere bene i figli, secondo me bisogna esporli alla bellezza. Li fa fiorire”, afferma.

LA STORIA D’AMORE CON BELÈN – Proprio suo figlio, Santiago, è nato dalla relazione con Belén Rodriguez. Una storia che, durante l’intervista, il conduttore ripercorre: “Mi sono innamorato di una delle donne più belle del mondo, la Ferrari delle donne e sono riuscito a conquistarla. In quel momento sono stato sottoposto a un’attenzione a cui non ero abituato. Ero giovane, non a fuoco, non sapevo chi volevo essere e non avevo proprio gli strumenti per gestire la comunicazione. Per tanti anni sono stato il marito di Belen”, spiega. Per scrollarsi di dosso ‘l’ombra’ della modella, De Martino ha dovuto lavorare su se stesso.: “Me la prendevo con chi mi etichettava così, ma ero io che lo comunicavo. Non avevo strumenti, voglia, forza, energie per dedicarmi al mio progetto personale”. Ciò che all’inizio era una condanna, è poi diventato poi un beneficio durante i colloqui di lavoro: “L’aspettativa bassa si è trasformata in un vantaggio sugli altri. Mi preparavo tantissimo, anche se mi chiamavano perché volevano cavalcare il gossip. Cercavo di dimostrare il triplo di quello che mi veniva richiesto. Su questo ho fatto gavetta, carriera”, dichiara De Martino. Poi, sorridendo, chiosa: “Adesso si aspettano qualcosa di meglio e non è detto che ci sia”.

E in merito all’ex compagna che ha dichiarato di essere stata tradita con almeno 12 donne? “Ci sono rimasto male anche per la modalità. Perché quando ci si lascia tutti abbiamo da ridire delle cose contro l’altro. Ci si fa tanto bene quanto male quando ci si ama. Se ami tanto, soffri tanto quando le cose non vanno bene ed è normale. Ed ognuno di noi quando finisce una relazione ha una lista di cose da rimproverare all’altro. Ma in quel momento mi è dispiaciuto sentirle così in quella modalità. Negli anni ho imparato che quando arriva il problema, quando arriva la bordata, io faccio l’opossum, mi fingo morto. Quando poi va via il predatore mi rialzo, mi do una scrollata e continuo per la mia strada”.

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