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Espulso dal comitato per Vannacci con “minacce e violenza”: la denuncia del militante Marco Belviso. E il vicepresidente si dimette

Una lettera di espulsione dal comitato Il mondo al contrario (a sostegno del generale Roberto Vannacci) consegnata nella sua casa di Udine dai vertici dell’associazione – tutti ex militari – tra minacce e toni violenti: è quanto raccontato da Marco Belviso, giornalista che fino a domenica ricopriva l’incarico di coordinatore dell’area Nord-Est del comitato. Prima espulsione da Il mondo al contrario che rischia adesso di avere anche strascichi legali. Belviso ha infatti denunciato in Procura i tre vertici per violenza privata e minacce. E che provoca già conseguenze all’interno del comitato nato per sostenere l’europarlamentare eletto con la Lega: si è infatti dimesso anche il vicepresidente Norberto De Angelis.

Secondo quanto denunciato dal giornalista i tre soggetti erano: il presidente del Comitato Fabio Filomeni (tenente colonnello in congedo), il segretario Bruno Spatara (ex parà e in passato esponente di movimenti di estrema destra) e il tesoriere Gianluca Priolo (anche lui con un passato nella Folgore). Un quarto uomo, che sarebbe un agente di polizia toscano, aspettava i tre in auto. “Sono circa le 17 di domenica pomeriggio quando ricevo un messaggio WhatsApp di una persona che reputo un amico e mi comunica che sta per arrivare dalla Toscana a casa mia”, racconta sui social Belviso. “Suona il citofono, apro la porta ma assieme a lui si presentano altre due persone che vedo personalmente per la prima volta. Toni duri, mi dicono di restare in piedi e mi intimano di interrompere la mia professione di giornalista. Poi estraggono un foglio che vogliono che firmi immediatamente. I loro toni – sottolinea – si fanno più minacciosi, la loro voce si alza, partono delle minacce neanche tanto velate. Suona nuovamente il citofono, così i tre scendono velocemente e salgono a bordo di una vettura nera con un quarto uomo al posto di guida, restato in attesa, con il motore acceso”.

“I tre si sono inviperiti dopo una mia intervista al Tempo in cui mi sono espresso sul rapporto tra la Lega e Vannacci”, spiega. In quell’articolo Belviso aveva dichiarato: “Oggi Vannacci è dentro la Lega e nel centrodestra e la nostra idea è quella di spingere il Carroccio verso un orientamento più vicino a quello del generale, ma anche di Anna Maria Cisint o di Susanna Ceccardi, piuttosto che di Luca Zaia o Massimiliano Fedriga“. Belviso pubblica sui social la notifica stropicciata della sua espulsione. “Mi hanno chiesto di firmare – dichiara – in maniera arrogante. Dicono che devo decidermi: faccio il giornalista o lavoro con loro. ‘Noi non ci fidiamo di avere in casa un giornalista‘, mi ripetono. E poi aggiungono: ‘Ricordati che possiamo sempre tornare a Udine se ci fai incazzare’. Hanno avuto una insistenza anche piuttosto fisica”. Belviso racconta di essersi rifiutato di firmare, ma aggiunge: “Non voglio più avere a che fare con questa gente”. Durante la campagna elettorale aveva fondato anche un’altra associazione parallela, Amici del Nord-Est X Vannacci, che ha organizzato eventi anche con il generale leghista.

Il presidente del comitato Il mondo al contrario, Fabio Filomeni, respinge le accuse e afferma l’associazione “si tutelerà nelle sedi opportune dalle espressioni lesive della onorabilità propria e dei suoi appartenenti pubblicate a margine di questa vicenda”. “La questione sollevata dal Sig. Marco Belviso riguardo la sua espulsione dal Comitato è contenuta – senz’altro aggiungere – nella lettera a lui diretta e consegnata personalmente, con preavviso, correttezza e rispetto, in quanto Coordinatore d’area”, replica Filomeni.

Intanto però la notizia provoca degli scossoni all’interno del comitato stesso. Tanto che martedì sono arrivate le comunicazioni di dimissioni irrevocabili del vicepresidente dell’associazione, Norberto De Angelis: “Per insindacabili motivi personali e per incompatibilità effettiva con un mio progetto in definizione, da oggi mi considero fuori ed esonerato da ogni incarico, ruolo, immagine e quant’altro possa collegare la mia persona al comitato”, scrive De Angelis chiedendo anche “urgentemente di togliere il mio numero di cellulare dalle mail massive del comitato”. Ex giocatore di football americano professionista, dopo un grave incidente stradale, De Angelis diventato atleta paralimpico e lo scorso anno era stato uno dei fondatori del comitato.