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“Nessuna calunnia al Codacons”: Fedez prosciolto dall’accusa

Il rapper milanese presentò per primo una querela nel 2020 contro un banner pubblicitario ritenuto ingannevole, ma le sue accuse furono archiviate

Si avvicina alla conclusione la lunga battaglia legale tra Fedez e il Codacons. Il giudice per l’udienza preliminare della Procura di Roma ha prosciolto il rapper dall’accusa di calunnia avanzata dall’Associazione dei consumatori. Al centro della vicenda c’erano le accuse mosse dal rapper all’associazione dei consumatori su un banner pubblicitario pubblicato sul sito del Codacons nel 2020, durante la prima ondata di Coronavirus, ritenuto dal cantante ingannevole.

Tutte le accuse nei confronti dell’associazione furono archiviate e il giudice non ritenne vi fosse “alcuna pubblicità ingannevole”. Per questo motivo, il Codacons aveva presentato una contro-denuncia, sostenendo di essere stato calunniato dal rapper. Un’accusa, però, che il giudice non ha accolto, sostenendo di non ritenere calunniatori gli intenti del rapper. Oggi, quindi, il via libera al proscioglimento.