È stata la vittoria (e la rivincita) di Paulo Fonseca. Contro l’Internel derby vinto 2-1 -, l’allenatore portoghese ha cambiato gli interpreti, il modulo ed è riuscito a entrare nella testa dei giocatori prima ancora di scendere in campo. Coraggio: una semplice parola – scritta in tutte le lingue del mondo – che ha tappezzato lo spogliatoio dei rossoneri. Oltre il lato tecnico, anche sul piano mentale Fonseca non ha sbagliato niente. Coraggio si è trasformato in “Courage” (inglese e francese), “Coragem” (in portoghese), “Coraje” (in spagnolo), “Mut” (in tedesco), “храброст” (in serbo) e “Dapperheid” in (olandese), a seconda della lingua madre di ogni calciatore.

Oltre la tattica: il successo di Fonseca
Dopo la pesante sconfitta contro il Liverpool e l’inizio a rilento in campionato, quella che sarebbe dovuta essere l’ultima partita di Fonseca sulla panchina del Milan si è invece trasformata in un’ottima occasione di rilancio per l’intera stagione. Messaggi positivi e lavoro psicologico l’hanno fatta da padrone: poi c’è anche il cambio di modulo. L’inedito 4-2-4 si è rivelato vincente: la doppia coppia d’attacco e la maggior pericolosità offensiva hanno sorpreso Inzaghi e l’Inter. I rossoneri hanno vinto, mettendoci grinta e “coraggio”, proprio come aveva chiesto Fonseca.

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