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Israele aumenta i bombardamenti a Gaza, altri nove morti nella notte. Missili su un campo profughi: uccisi due bambini

L’attenzione internazionale è tutta sui massacri israeliani in Libano, ma l’azione militare dello ‘Stato ebraico‘ a Gaza non si ferma e anche nella notte tra lunedì e martedì i raid che hanno coinvolto tutta la Striscia hanno provocato la morte di nove civili, con gli attacchi che, secondo il ministero della Sanità di Hamas citato da Al Jazeera, si sono intensificati notevolmente.

Il maggior numero di vittime si è registrato a Khan Younis, dove sono morte sette persone per i missili di Israele che si sono abbattuti su due palazzine residenziali dopo la mezzanotte, provocando anche 15 feriti. Gli altri due morti si trovano invece a Deir el-Balah, nella parte centrale dell’enclave palestinese. L’ospedale Awda, situato nel centro di Gaza, precisamente nel campo profughi di Nuseirat, ha inoltre dichiarato di aver accolto i corpi di due bambini uccisi in un attacco aereo israeliano nella mattinata di martedì che ha colpito un gruppo di persone nel vicino campo di Bureij. Nell’attacco, secondo quanto riferito dall’ospedale, sono anche rimasti feriti altri sei palestinesi.

Il ministero degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, a guida Fatah, ha condannato le azioni israeliane affermando che Tel Aviv vuole “estendere il cerchio del conflitto nella regione per distogliere l’attenzione dai suoi crimini contro il popolo” palestinese. Il riferimento è chiaramente a ciò che sta avvenendo sul fronte Nord, in territorio libanese, con l’esercito che sta bombardando un’ampia area del Paese dei Cedri, con l’ultimo attacco che ha provocato oltre 500 morti, 1.600 feriti e decine di migliaia di sfollati.

Intanto, nonostante gli sforzi profusi nei mesi e nelle settimane passate, l’obiettivo di un cessate il fuoco a Gaza sembra ancora molto lontano. Il ministro degli esteri egiziano, Badr Abdel Ati, ha comunque voluto ribadire che “gli sforzi congiunti tra Egitto e Qatar, profusi insieme ai partner americani, per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza proseguono e non si fermeranno”. Il membro del governo ha poi aggiunto che “il gruppo di contatto arabo-islamico ha tenuto una riunione ministeriale in cui è stata discussa un’azione comune da condurre nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per lavorare all’immediata cessazione dei massacri nella Striscia di Gaza, fermare il bagno di sangue dei palestinesi, garantire il pieno accesso agli aiuti e porre fine all’aggressione in Cisgiordania”.