Sono stati trascinati via dalla furia delle acque mentre cercavano di mettersi in salvo salendo sul tetto della loro abitazione. Non ci sono più notizie dalla notte tra lunedì e martedì di un bimbo di 5 mesi e della nonna, dispersi per la piena del torrente Sterza a Montecatini Val di Cecina, nel Pisano.
La famiglia si era rifugiata salendo sul tetto, provando a sfuggire all’innalzamento del livello dell’acqua. Lì i vigili del fuoco hanno salvato padre, madre e nonno, turisti stranieri. La donna anziana e il piccolo, invece, era già stati investiti dalla potenza della piena. Nelle loro ricerche sono impegnati sommozzatori, soccorritori fluviali e cinofili, dronisti e squadre ordinarie per un totale di cento persone tra volontari e vigili del fuoco.
Turisti tedeschi in vacanza – “Dal racconto dei volontari il bimbo è scivolato dalle braccia della nonna”, racconta il sindaco Francesco Auriemma aggiungendo che la donna è stata poi travolta dall’acqua “nel tentativo di tenere” il piccolo. Si tratta di una famiglia di turisti proveniente da Monaco di Baviera. Alexander Wagner, 33 anni, con la moglie Mona Kingbauer, 37, erano in vacanza a Montecatini Val di Cecina da una decina di giorni insieme al figlio Noah e ai genitori di lei, Peter Kingabuer e Sabine. Quando l’acqua è cominciata ad affiorare dalla casa affittata nel podere vicino al torrente fuori era già buio pesto. Da quanto ricostruito chiedono aiuto ai vigili del fuoco ma parlano solo tedesco e le comunicazioni sono rese ulteriormente complicate dal maltempo. Cade la linea e pochi minuti dopo nonna e nipote vengono travolti dalla corrente fortissima dell’ondata di piena e trascinati via. Le ricerche da ieri proseguono senza sosta con l’ausilio anche di elicotteri, droni e unità cinofile ma del bambino e di sua nonna non c’è traccia. Sostanzialmente illesi invece il nonno e i due genitori.
Gli interventi dei vigili – I vigili del fuoco sono impegnati anche in altre decine di interventi di soccorso nel Pisano, a causa dei danni causati dalle alluvioni che hanno colpito il territorio nella giornata di lunedì. Come spiegato dal presidente della Regione, Eugenio Giani, le piogge hanno provocato l’interruzione dell’elettricità in 700 utenze e gravi danni anche al settore agricolo. “Era dal 1928 che a Castagneto Carducci non si registrava una perturbazione così intensa”, ha aggiunto. A cavallo tra le province di Livorno e di Pisa, “sono caduti fino a 226 millimetri di pioggia in 6 ore, superiore a quello che piove in media nell’intero mese più piovoso”, ha concluso chiarendo che da quando sono presenti i rilevamenti meteo, mai si era abbattuta nella zona una perturbazione così intensa.
Danni si segnalano anche nella zona di Bolgheri, dove si produce uno dei vini più pregiati d’Italia. Sono in corso i sopralluoghi da parte dei viticoltori: “La quantità di acqua scesa in brevissimo tempo è stata tale da mandare in tilt il sistema del reticolo idrico minore provocandone il collasso. La furia dell’acqua mista al fango ha divelto anche alcune vigne. Tra gli areali più colpiti ci sono proprio quelli dell’areale della Doc”, spiega la Coldiretti Livorno.
Anche il Veneto è stato colpito da alluvioni e allagamenti, con i vigili del fuoco che hanno svolto oltre 280 interventi, oltre un terzo dei quali a Vicenza. Le squadre hanno operato in particolare nei comuni di Torri di Quartesolo e Arcugnano, oltre che Tombolo e Viggiano Mestrino (Padova), Castelfranco Veneto e Asolo (Treviso) per allagamenti di sottopassi e locali seminterrati, danni d’acqua, alberi caduti e dissesti statici. In provincia di Padova sono esondati tre fiumi, il Tergola e il Piovego nel comune di Villa del Conte e il Valdura nel comune di Loreggia, dove per precauzione sono state evacuate dalle case 11 persone.