Superato il quorum delle cinquecentomila firme per il referendum sulla cittadinanza proposto da +Europa, che ha l’obiettivo di dimezzare da dieci a cinque anni il tempo di residenza nel nostro Paese necessario agli stranieri per poter diventare cittadini italiani, allineando la disciplina a quella prevista in altri Stati Ue. Alle trecentomila sottoscrizioni raccolte fino a domenica se ne sono aggiunte altre decine di migliaia arrivate online, per un totale di 502.321 firme registrate poco dopo le 16.30 di martedì. La raccolta era iniziata lo scorso 6 settembre. Lunedì il ministero della Giustizia ha fatto sapere di aver raccolto sulla piattaforma digitale “complessivamente oltre 155mila sottoscrizioni relative a tutti i quesiti referendari attualmente inseriti nel sistema”, di cui, presumibilmente, la gran parte riguardano proprio quello sulla cittadinanza (che interessa, secondo i promotori, circa 2,5 milioni di persone).

Gli italiani dimostrano una grande voglia di partecipazione e di non essere rassegnati al modo ideologico con cui questo governo tratta temi centrali per il futuro del paese come la riforma della cittadinanza. Grazie a tutti quelli che hanno creduto a questa possibilità in condizioni difficilissime”, ha dichiarato il segretario di +Europa, Riccardo Magi che chiede agli italiani “di continuare a firmare nei prossimi giorni dando ancora più forza a questa iniziativa popolare”. Interpellato sui tempi del referendum Magi spiega: “Ci deve essere prima il vaglio di ammissibilità della Corte costituzionale a febbraio, poi prevediamo il voto in primavera”. Anche martedì, comunque, il sito ha mostrato problemi di malfunzionamento: a lungo gli utenti che provavano a connettersi sono stati messi “in attesa” per il troppo traffico.

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