“Si sta chiedendo di tornare a com’era la legge ed è un atto di unione dell’Italia, perché c’è un’intera generazione in attesa di essere riconosciuta per quello che è”. Simohamed è nel comitato promotore per Idem Network: “Ma insieme a noi, il CoNNGI e ‘Italiani senza Cittadinanza’ ci sono tante associazioni e realtà che hanno voluto fare un passo avanti verso un’Italia attenta e rispettosa delle sue figlie e dei suoi figli”.
Un contributo decisivo al boom di adesioni al referendum registrato nelle ultime ore è stato il supporto di influencer, sportivi e artisti come Ghali e Dargen D’Amico e in ultimo l’appello della segretaria dem Elly Schlein, sebbene il Pd non rientri dall’inizio tra i partiti che hanno fatto proprio il quesito referendario proposto da reti associative (come fatto da +Europa, Possibile, Radicali, PSI e Rifondazione).
“La concessione della cittadinanza non diventerebbe comunque un automatismo – spiegano i promotori – Oltre alla residenza ininterrotta in Italia per 5 anni, resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza: la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un consistente reddito, l’incensuratezza penale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica”.
Il referendum cittadinanza allineerebbe l’Italia alla maggioranza delle normative europee, il termine di legale soggiorno di 10 anni attualmente previsto è infatti tra i più restrittivi tra i Paesi dell’UE. Ora, raggiunto il traguardo delle 500.000 firme, dopo il passaggio in Corte Costituzionale ci si aspetta l’indizione del referendum tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2025, quando si terranno anche quelli contro l’autonomia differenziata e il jobs act. Tra i promotori per il Coordinamento Nuove Generazioni Italiane (Conngi), anche Alba Iala, che non potrà votare perché pur essendo in Italia da quando ha 5 anni, non ha la cittadinanza: “Ma quando siamo andati in Cassazione a depositare le firme ho voluto esserci anche io e sono fiduciosa che raggiungeremo il quorum grazie a tanti italiani che hanno capito che questo passo avanti non riguarda solo chi è senza cittadinanza ma è nell’interesse di tutti i cittadini italiani”.