A Genova per sostenere la candidatura di Andrea Orlando per le regionali, Elly Schlein raccoglie l’appello del consigliere comunale Simohamed Kaboour e fa nuovamente suo l’appello per il referendum sulla cittadinanza: “Nelle classi non ci sono italiani e stranieri, ci sono bambine e bambini e hanno tutti lo stesso diritto a un’istruzione di qualità, è da lì che parte la lotta alle disuguaglianze – scandisce in piazza don Gallo la segretaria del Pd – La questione è molto semplice: per noi chi nasce e cresce in Italia è italiano, l’inclusione sociale è ciò che rende più sicura una società”.
Il referendum sulla cittadinanza, presentato da una rete di associazioni tra le quali Italiani senza cittadinanza, CoNNGI, Libera, Gruppo Abele, A buon diritto, Arci, ActionAid, Oxfam, Cittadinanza Attiva, Forum Disuguaglianze diversità e Asgi, chiede di far tornare 5, anziché gli attuali 10, gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. “Secondo le stime si tratterebbe di circa 2.500.000 persone che nascono, crescono e da anni abitano in Italia ma non possono ad esempio partecipare a percorsi di studio all’estero, votare, partecipare ai concorsi pubblici – spiega Kaboour per il Coordinamento nazionale nuove generazioni italiane – Il referendum vuole allineare l’Italia ai maggiori paesi europei che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità”.