Il mandato dell’amministratore delegato finisce nel 2026 ma il presidente di Stellantis, John Elkann, si è messo già in moto iniziando la ricerca del prossimo. La notizia dei primi movimenti il gruppo franco-italiano, controllato da Exor, è stata data da Bloomberg, con la società che ha confermato precisando tuttavia che il processo fa parte di una regolare ricerca per la successione.
Carlos Tavares, finito sulla graticola per i risultati degli ultimi mesi, potrebbe in realtà succedere a se stesso – secondo l’azienda – ma secondo Erik Gordon, professore di economia e diritto all’Università del Michigan, la conferma della ricerca da parte dell’azienda probabilmente significa che il consiglio d’amministrazione ha raggiunto un accordo per l’uscita di Tavares. “Penso che riconoscano che è meglio per l’azienda avere un nuovo ceo”, ha affermato Gordon, aggiungendo che Stellantis “sta subendo molti colpi negli Stati Uniti”.
“È normale che il board esamini il tema con il necessario anticipo, data l’importanza della posizione, senza che ciò abbia un impatto sulle discussioni future”, si legge in una dichiarazione della società. Il gruppo, inoltre, ha riferito che il contratto quinquennale di Tavares è a poco più di un anno dalla sua data di scadenza del 2026 e ha aggiunto che è possibile che rimanga più a lungo. Il ceo portoghese è stato criticato dai concessionari statunitensi e dal sindacato United Auto Workers dopo una pessima performance finanziaria nel primo semestre, quando l’azienda è stata colta di sorpresa da un inventario troppo costoso nei lotti dei concessionari.
La società ha riferito che gli utili netti del primo semestre sono scesi del 48% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le vendite negli Stati Uniti sono scese di quasi il 16%, nonostante le vendite complessive di veicoli nuovi siano aumentate del 2,4%. Tutto questo senza considerare le pessime performance nel mercato europeo e la situazione “devastata”, come la definiscono i sindacati, degli stabilimenti italiani. Come capo di Psa Peugeot, Tavares ha assunto la guida del gruppo con sede nei Paesi Bassi nel gennaio 2021, al momento della fusione delle due case automobilistica Fca e Psa. Le sue attività nordamericane erano state la principale fonte di profitti dell’azienda, ma quest’anno hanno avuto difficoltà a causa dei maggiori cambiamenti del mercato.