La7

Augias a La7: “Meloni dà un colpo di qua e un colpo di là, ma continuando così vivacchia e basta. E non può dire che sta facendo la storia”

“I discorsi della presidente del Consiglio hanno due caratteristiche: da una parte, sono sempre interventi militanti. Non ho mai sentito Giorgia Meloni fare un intervento da capo del governo che abbracci la comunità nazionale nel suo intero, compresi quelli che non l’hanno votata. Dall’altra parte, quei discorsi risentiti di vittimismo aggressivo denotano un passato di esclusione. Più che un’azione di governo la sua è una rivendicazione, l’esercizio di un riscatto e in qualche caso di una vendetta“. Sono le parole pronunciate a Dimartedì (La7) dallo scrittore e giornalista Corrado Augias, che analizza la figura di Giorgia Meloni partendo dal suo intervento quasi solitario all‘Onu nel pomeriggio del 23 settembre.

Non è la prima volta che Giorgia Meloni parla davanti a una platea quasi vuota – osserva Augias – Io credo che su una scena come questa un rappresentante politico debba misurare le sue ambizioni, la sua capacità di movimento, il che vuol dire che da sola può fare poco perché, appunto, da sola mette insieme una platea vuota. Quindi, dovrebbe scegliere le sue alleanze, avere degli amici e selezionarli secondo interesse e giudizio, cosa che la nostra presidente del Consiglio non fa perché spesso lei gioca il ruolo del cavaliere solo. E questo non va bene perché il cavaliere solo, in quelle condizioni, prima o poi sbatte contro un muro“.

Circa la fervida sintonia tra Meloni ed Elon Musk, che l’ha premiata la sera del 23 settembre col Global Citizen Award, riconoscimento del think tank americano Atlantic Council, Augias osserva: “La presidente del Consiglio si è fatta baciare affettuosamente da Biden. Adesso però il risultato del 4 novembre è incerto, quindi deve fare dei passi in direzione quantomeno equidistante, allora non può sostenere scopertamente con Trump. Quindi, lo fa via Musk, che di Trump è il finanziatore – conclude – Ha fatto la stessa cosa con la von der Leyen e con Draghi, che prima ha rinnegato e poi ha ricevuto a Palazzo Chigi. Giorgia Meloni, insomma, dà un colpo di qua e un colpo di là. Ma facendo così si vivacchia. E soprattutto non si può dire che si sta facendo la storia“.