“Vogliamo avere un’Europa che affronti con proprie strategie e con propri programmi di pace le tragedie che viviamo, oppure l’Europa deve essere necessariamente a rimorchio di altri su queste questioni? Qui noi italiani ed europei siamo totalmente senza voce. Ma voi governanti europei avete un progetto per evitare questi massacri? Ma, vivaddio, è una cosa incredibile e vergognosa”. È l’ennesimo e severo appello alla pace pronunciato dal filosofo Massimo Cacciari che, ospite di Dimartedì (La7), condanna la totale inconsistenza dell’Italia e della Ue nella politica internazionale, aggiungendo una bordata al governo Meloni: “Le forze politiche della vituperata Prima Repubblica, per cui non ho nessuna nostalgia, almeno avevano una posizione di politica internazionale relativamente autonoma“.
Cacciari sottolinea: “Qui il tema è molto semplice: è evidente che la collocazione geopolitica dell’Europa debba essere atlantica ma questo significa essere a rimorchio del principe, non avere la possibilità di dire una parola propria, di non presentare un proprio progetto concreto, ben dettagliato, articolato di pace o per lo meno di armistizio? Essere alleati significa perdere il dono della parola e diventare afoni?“.