Il 22enne tennista azzurro torna sulle parole che hanno scatenato un polverone surreale
“Trovo assurdo quello che succede in Italia, non volevo offendere Jannik Sinner”. È incredulo Flavio Cobolli per quello che hanno scatenato le sue parole durante la Laver Cup. Il 22enne tennista azzurro ha partecipato al torneo-esibizione come riserva del Team Europe. Ed è diventato virale il video del suo intervento “motivazionale” a sostegno di Carlos Alcaraz. Dovrebbe solo far ridere vedere un divertito Cobolli dare consigli ironici al campione spagnolo, tipo “tira forte sulle righe“. Invece si è scatenato un polverone assurdo per un’altra frase: “Sei il migliore al mondo, ricordatelo”. Un concetto espresso chiaramente per motivare Alcaraz, ma che qualcuno malignamente ha interpretato come una frecciatina a Jannik Sinner, attuale numero 1 al mondo. E così Cobolli si è ritrovato costretto a rispondere a questa surreale polemica, per chiarire una volta per tutte la sua posizione.
“Che devo dire ad Alcaraz? Era un momento della partita dove lui stava giocando bene e mi sembra che sia stato anche abbastanza simpatico il fatto che io abbia detto ‘tira forte sulle righe’”, ha raccontato il tennista azzurro al canale Youtube Georgy Tennis, spiegando appunto che non sapeva che dire ad Alcaraz. Da qui la frase “sei il migliore al mondo”, che Cobolli ha spiegato facendo un paragone calcistico: “Non è che vai a dire a Ronaldo se ci giochi in squadra insieme e gli dici ‘guarda è più forte Messi, però dai gioca bene e vinci’. Gli dici ‘sei il più forte del mondo’”. E ha aggiunto: “In questo momento nel mondo sono Sinner e Alcaraz i più forti del mondo”.
Quindi Cobolli ha valuto sottolineare la stima che nutre per Sinner: “Ho un rispetto enorme per Jannik, sono il suo primo fan ma proprio perché sta facendo delle cose incredibili. Sta dominando nel suo sport, è un ragazzo splendido, è uno che mi ha aiutato molto prima della partita con Griekspoor”. E ancora: “Non sono sicuramente io che andrò ad offendere mai Jannik o ad offenderlo con frecciatine“. “Sono il primo fan, il primo supporter e credo ci debba essere un po’ più di rispetto per loro”, ha concluso Cobolli.