Cosa è successo nella notte prima della gara di Europa League: il comunicato dei biancocelesti
A poche ore dall’esordio in Europa League della Lazio contro la Dinamo Kiev, 40 ultras laziali sono stati fermati nella notte dalla polizia di Amburgo e rilasciati poco dopo. Nella città tedesca – che ospita la gara a causa dell’impossibilità di disputarla in Ucraina per la guerra – alcuni tifosi biancocelesti, infatti, sono stati trovati in possesso di alcuni “oggetti atti ad offendere“, come si legge dal comunicato ufficiale del club. Identificati dalle forze dell’ordine e portati in caserma, “il gruppo è stato oggetto di fermo di polizia e di divieto di accesso allo stadio“. Al momento, però, non è stato emesso alcun obbligo di rimpatrio. Nel frattempo, come riportato da La Gazzetta dello Sport, sono attesi in Germania circa mille tifosi della Lazio.
La situazione
Gli ultras laziali bloccati nella notte erano in possesso di mazze (e non coltelli, come aveva inizialmente riportato il quotidiano Hamburger Abendblatt). Poco prima dell’intervento delle forze dell’ordine la Curva Nord biancoceleste aveva fissato il ritrovo a Rathausmarkt dalle ore 18. Nei confronti dei 40 tifosi, la polizia tedesca ha indotto il Daspo per la partita contro la Dinamo Kiev e il divieto di potersi avvicinare ad alcune zone della città.
Il comunicato della Lazio
“In relazione alle notizie circolate sugli organi di stampa, si segnala che questa notte è stata effettuata una operazione di controllo su un gruppo di soggetti presenti nel centro della città. Sono stati rinvenuti, durante la perquisizione, oggetti atti ad offendere. Il gruppo è stato oggetto di fermo di polizia e di divieto di accesso allo stadio. Non risultano arresti“, spiega una nota ufficiale della società Lazio. Poi l’appello del club biancoceleste: “Si invita la tifoseria laziale a seguire le informazioni già fornite dal Club per raggiungere in condizioni di sicurezza lo stadio di Amburgo”. Successivamente sono state aggiunte alcune direttive sul percorso ad hoc: è stato, infatti, “organizzato un meeting point in città nell’area ‘St. Pauli’, da dove si potrà raggiungere a piedi, in circa 20 minuti, la stazione dei treni con i quali raggiungere il Volksparkstadion in totale sicurezza. Il percorso sarà scortato dalla pubblica autorità, sia in fase di afflusso che di deflusso“, spiega il comunicato.