Scontri in strada a Genova tra gli ultras di Genoa e Sampdoria in vista del derby della Lanterna di Coppa Italia, in programma alle 21. Il ritorno della stracittadina – assente in campionato dal 2022 – ha innalzato da giorni la tensione tra le due tifoserie, con una serie di provocazioni sfociate all’ora di pranzo in tafferugli nel quartiere di Marassi, nelle vicinanze dello stadio Luigi Ferraris. Due gruppi di una sessantina di persone in totale, molti con il volto coperto da caschi, si sono affrontati con lanci di spranghe, bastoni, bottiglie e fumogeni (video): il contatto tra le due fazioni è stato evitato dall’intervento delle forze dell’ordine, che presidiano l’area dal mattino con uno schieramento imponente di uomini (circa quattrocento, il doppio di quelli previsti di solito per i derby) tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e uomini della Polizia locale. A quanto riporta il sindacato di polizia Coisp, tre agenti sono rimasti feriti: “Hanno riportato contusioni a caviglie, gambe e ginocchia e sono stati portati via in ambulanza”, rende noto il segretario Domenico Pianese.
“Il dispositivo di ordine pubblico avviato, fin dalla decorsa notte, in occasione dell’incontro di calcio di Coppa Italia, Genoa-Sampdoria, è intervenuto, poco prima delle 14, per un tentativo di contatto tra le opposte tifoserie, all’altezza di ponte Serra, a margine del movimento dei tifosi per la predisposizione delle coreografie e degli striscioni all’interno dello stadio. L’intervento immediato dei reparti inquadrati, che si sono frapposti, ha respinto i due gruppi ed evitato il contatto tra tifosi. La situazione è rientrata e intanto sono state predisposte le interdizioni viabili connesse all’evento”, comunica in una nota la Questura del capoluogo ligure. Tensioni in mattinata anche nella zona di piazza Alimonda, nel quartiere Foce, dove ha sede lo storico club rossoblù di via Armenia 5r; nelle stesse ore la polizia ha sequestrato caschi e bastoni ad alcuni genoani in piazza Paolo da Novi, poco distante.
Il periodo di scontri violenti tra gli ultras genovesi – il primo dopo decenni di relativa tranquillità – ha avuto inizio il 5 maggio scorso, quando una settantina di ultrà doriani avevano aggredito una trentina di genoani proprio in piazza Alimonda. Immediata la reazione dei rossoblù, che avevano assaltato in piena notte degli Ultras Tito Cucchiaroni – il gruppo più importante della tifoseria blucerchiata – nel quartiere di Staglieno. Nei giorni scorsi, in vista del derby, le due tifoserie avevano già messo in atto una esibizioni “muscolari” tra lo stadio e la stazione Brignole, pur senza arrivare allo scontro. Così, per precauzione, nel giorno della partita a Marassi sono state chiuse alcune strade e i negozi della zona hanno anticipatamente tirato giù la saracinesca: “A causa dei recenti casi di violenza avvenuti tra tifosi, molti commercianti oggi chiuderanno anticipatamente le proprie attività rispetto all’orario usuale di chiusura, al fine di evitare, in caso di scontri, danni e pericoli per i propri clienti. Non neghiamo che il danno commerciale ed economico sarà alto, ma la situazione impone delle scelte. Auspichiamo che non accada nulla e che vinca il senso civico, il rispetto e la sportività. Buon derby a tutti, tifosi e non”, comunica il comitato dei commercianti del quartiere.