“Si rischiano 7 anni di tagli alla spesa pubblica e di austerità”, è il timore espresso da Maurizio Landini al termine dell’incontro avuto con il governo sul piano strutturale di bilancio, previsto dal nuovo patto di stabilità europeo. Dopo l’incontro i sindacati hanno parlato con i cronisti fuori da palazzo Chigi.

La UIL, con il segretario Bombardieri lamenta le mancate risposte del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alle tante richieste dai sindacati. Per Luigi Sbarra della CISL, il piano è “prudente e responsabile”, anche se lo stesso sindacalista ammette poi che il piano è stato illustrato senza fornire documentazione. E dunque numeri messi nero su bianco.

L’incontro è stato anche un primo momento di confronto sulla prossima legge di bilancio. Il governo, con il ministro Giorgetti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano hanno annunciato ai sindacati che ci sarà la conferma del taglio del cuneo fiscale e che questo sarà reso strutturale, oltre alla rivalutazione delle pensioni. Sulla richiesta unanime di CGIL, CISL e UIL di tassare gli extraprofitti delle banche e quelli delle aziende energetiche, “il ministro Giorgetti al tavolo ‘chiederemo un contributo alle banche’ non lo ha detto”, spiega Maurizio Landini.

Ma è sulle pensioni che ci sono le maggiori critiche al governo Meloni da parte dei sindacati. “L’affermazione di Giorgetti è che non ci saranno cambiamenti rispetto alle scelte dello scorso anno, con buona pace di chi sulle pensioni ci fa le campagne elettorali”, commenta Bombardieri. E Landini rincara: “Vuol dire non solo che non viene superata la Legge Fornero ma che tutto ciò che di peggio è stato fatto in questi anni viene confermato”.

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