Ken Wilson, residente a Vacaville, in California, era ormai esasperato dalle bollette elettriche troppo alte rispetto ai suoi modesti consumi domestici. Per risolvere il mistero, ha deciso di acquistare un misuratore di energia per monitorare i suoi consumi in tempo reale. La mossa si è rivelata vincente: il misuratore continuava a registrare consumi anche quando tutti gli interruttori erano spenti. “Non potevo crederci”, ha raccontato l’uomo alla CBS. “Quando ho notato dei picchi sul sito della PG&E mentre gli interruttori erano spenti, mi sono detto: ‘Non sto guardando i miei consumi. Questi sono i consumi di qualcun altro‘”.
Al che, Wilson ha contattato la sua società elettrica, la Pacific Gas and Electric Company (PG&E), richiedendo l’intervento di un tecnico. La scoperta è stata sorprendente: a causa di un errore della PG&E, a Wilson venivano addebitati i consumi dell’appartamento adiacente, il numero 91 invece del suo numero 90.
L’azienda si è scusata con Wilson, stimando inizialmente che l’errore si trascinasse “potenzialmente dal 2009”. Tuttavia, Wilson ha fatto notare di risiedere nell’appartamento dal 2006, lasciando aperta la questione sulla durata effettiva del disguido. Nonostante l’amarezza per aver pagato bollette gonfiate per anni, Wilson ha ottenuto due importanti risultati: la risoluzione del problema tecnico e un primo rimborso di oltre 600 dollari, pari al denaro in eccesso sborsato negli ultimi tre anni. Resta il mistero su come abbia reagito il vicino di casa, se sia stato lui a beneficiare dell’errore e se ne fosse consapevole.