È in corso lo sciopero, sul sito campeggia la scritta che ne dà notizia e che annuncia che fino alle 23.59 di domani non ci sarà alcun aggiornamento, eppure l’evento organizzato da Exor viene trasmesso regolarmente. È quanto sta accadendo a Repubblica, il cui comitato di redazione ha annunciato ieri sera uno sciopero di due giorni votato a larghissima maggioranza dai giornalisti e dalle giornaliste. La ragione dello sciopero, stando a quanto appreso da ilFattoQuotidiano.it, è che la holding di John Elkann ha venduto articoli e interviste alle aziende che partecipano alla Italian Tech Week di Torino. Senza darne comunicazione né ai cronisti che li hanno realizzati né tanto meno ai lettori, con una comunicazione chiara e trasparente.

Così stamattina, primo giorno della kermesse torinese organizzata da Exor, sul sito di Repubblica è comparsa – a sorpresa – la diretta dell’evento. In teoria, coi giornalisti che hanno incrociato le braccia. Ma evidentemente qualcuno, nella redazione romana, sta aggiornando il sito e curando la diretta. Il cdr si è rivolto alle associazioni di categoria, diffondendo contemporaneamente la seguente nota: “Il Comitato di redazione denuncia pubblicamente il tentativo dei vertici della testata di aggirare lo sciopero in corso delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica. Si tratta di un gravissimo comportamento estraneo alla cultura del nostro giornale. Abbiamo allertato le associazioni di categoria affinché valutino l’apertura di un procedimento antisindacale. Con questo comportamento, l’azienda e la direzione sembrano gettare la maschera una volta per tutte”. E se ieri i lavoratori hanno puntato il dito per lo più contro la proprietà, oggi è il direttore Maurizio Molinari a provocare la rabbia dei giornalisti.

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