"Non credo che mia moglie si sia resa conto di quanto presto avrebbe dovuto tener fede alle parole 'in salute e in malattia'"
“Pensavo fosse solo nervosismo pre-matrimonio, invece era un tumore al cervello“. Inizia così il racconto di Nathan Vaughan, 30 anni, al New York Post: quello che doveva essere infatti il giorno più bello della sua vita, si è trasformato in un incubo in un incubo. Tutto è iniziato con un mal di testa lancinante lo ha colpito proprio mentre si preparava a raggiungere la sua amata Katie all’altare. “Ho preso antidolorifici e medicine per il mal di testa, pensando fosse solo un po’ di nervosismo prima del matrimonio. Ma non è cambiato nulla e il dolore è peggiorato“, ha raccontato Nathan al quotidiano americano. La sofferenza è iniziata intorno alle due del mattino, proprio la notte prima del suo matrimonio con Katie, 26 anni.
“Di tutti i giorni possibili, proprio quello del mio matrimonio”, ha commentato amaramente Nathan. Il fotografo presente all’evento ha confermato di averlo visto un po’ giù e alla fine, al termine della cerimonia, avvenuto lo scambio degli anelli, è stato deciso di rimandarlo in stanza per cercare di far calmare “il peggior mal di testa della mia vita“. “Pensavo ‘non riuscirò mai a dimenticare questa cosa’“, ha confessato Nathan, immaginando la sua sposa sola nel giorno più importante della loro vita. “Ero sdraiato sul divano, divorato dal senso di colpa per averla lasciata sola”.
Katie, però, ha dimostrato una forza straordinaria, gestendo il ricevimento con coraggio e dignità nonostante la sofferenza per l’assenza del marito: “Ho detto alla cucina ‘tagliate la torta e togliamoci il pensiero'”, ha raccontato la donna al Ny Post. “È stato mio papà a ballare con me fino alla fine della serata. Che Dio lo benedica”.
Tre giorni dopo, però, il mal di testa di Nathan non accennava a diminuire e la coppia ha finalmente deciso di andare al pronto soccorso. La diagnosi è stata uno choc: un tumore benigno alla ghiandola pituitaria, che aveva causato un’emorragia cerebrale proprio la mattina del matrimonio. Nathan si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico di quattro ore per asportare la massa tumorale, che stava comprimendo il nervo ottico e compromettendo la sua vista. “Non credo Katie si sia resa conto di quanto presto avrebbe dovuto tener fede alle parole ‘in salute e in malattia’”, ha riflettuto Nathan, consapevole del lungo percorso di recupero che lo attende. E ora, mentre affronta la sua battaglia, il ragazzo ha lanciato un appello a tutti: “Fate attenzione a questi sintomi, troppo spesso vengono ignorati”.