Prima ha ucciso la moglie e una figlia, ferendone gravemente altri due e un vicino di casa. Poi è andato dalla nonna, sua madre, e ha sparato anche a lei ferendola alla testa. Infine, con la stessa pistola, si è tolto la vita. È la strage familiare compiuta questa mattina a Nuoro da un uomo. Tre morti e quattro feriti, in gravi condizioni. Sul posto le ambulanze del 118, polizia e carabinieri che stanno tentando di ricostruire la dinamica dell’accaduto.

La strage è iniziata nell’appartamento in via Gonario Pinna dove l’omicida, Roberto Gleboni, operaio dell’agenzia regionale Forestas, sembra dopo una lite, ha ucciso a colpi di pistola calibro 7.65 la moglie Giuseppina Massetti e la figlia Martina – 26enne neolaureata – e ferendo gli altri due, uno dei quali in condizioni disperate, riducendo in fin di vita anche un vicino di casa, Paolo Sanna, proprietario dell’abitazione, che l’uomo ha incontrato casualmente sul pianerottolo.

L’uomo poi si è recato a casa dell’anziana madre, in via Ichnusa, ferendola alla testa e suicidandosi. I feriti sono stati tutti trasportati dalle ambulanze del 118 all’ospedale San Francesco di Nuoro. Gleboni, 52 anni, deteneva regolarmente l’arma utilizzata per sterminare la propria famiglia e togliersi la vita.

Secondo quanto emerso, l’omicida e la moglie erano sposati da circa 25 anni, ma si erano separati da poco e lui era tornato a vivere dalla madre. Le due vie dove è accaduta la strage sono state blindate dalle forze dell’ordine, che conducono congiuntamente le indagini coordinate dai pm Riccardo Belfiori e Sandra Piccicuto.

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