Il pitbull di 8 anni che lo scorso maggio ha azzannato e ucciso un bambino di 5 mesi a Palazzolo Vercellese, ha aggredito l’educatrice cinofila del canile di Borgo Vercelli dove è stato portato dopo l’aggressione. Il direttore del canile, Massimo De Maio, che era lì in quel momento, ha raccontato a Quotidiano.net che la sua collaboratrice è stata azzannata gravemente alla coscia: “Ho trovato una pala da muratore e ho colpito il cane con quella, per staccarglielo di dosso. Poi con un cappio rigido l’ho rinchiuso nel box”. E ha proseguito: “il cane era fuori dalla gabbia perché la stavamo pulendo. Alessandra era in piedi, il pitbull è arrivato e le si è avventato contro, all’improvviso. Lo abbiamo messo sotto osservazione, non si è mai dimostrato aggressivo. Lo vedevo scodinzolare. Nessuno si poteva aspettare una cosa del genere”.
Il cane, a maggio, aveva ucciso il bimbo che era in braccio alla nonna facendola cadere e azzannando alla testa il bambino. Adesso i giudici dovranno decidere se valutare di abbattere l’animale perché si dimostra aggressivo in maniera imprevedibile. Per il momento, il cane rimarrà in canile ma, in casi come questi, la domanda che si pone il direttore è sempre la stessa: “Che senso ha tenerlo in gabbia tutta la vita?”.