È noto che esiste un programma di difesa planetaria per intercettare i pericoli provenienti dagli asteroidi e già nel 2022 è stata, a fini di studio e prevenzioni, deviata la traiettoria di Dimorphos. Ora uno studio ipotizza che un’esplosione nucleare ben congeniata nello spazio potrebbe salvare la Terra dal catastrofico impatto di un grande asteroide, proprio come nel film Armageddon: una simulazione fatta in laboratorio dimostra infatti che i raggi X prodotti dalla detonazione potrebbero vaporizzare la superficie del corpo celeste modificandone la traiettoria. I risultati dello studio, pubblicati su Nature Physics dai ricercatori dei Sandia National Laboratories negli Stati Uniti, potrebbero aprire la strada a nuove strategie di difesa planetaria.

Finora la più studiata è stata quella della deviazione dell’asteroide tramite impatto cinetico (ovvero lo scontro con un veicolo spaziale), la cui efficacia è stata recentemente dimostrata con l’esperimento Dart (Double Asteroid Redirection Test) della Nasa. Nell’ottobre del 2022 la missione ha avuto successo.

La realizzazione di simili missioni, però, richiede grandi investimenti in termini di tempo e denaro. In alternativa, i raggi X generati da un’esplosione nucleare potrebbero rappresentare una soluzione più rapida, soprattutto per gli asteroidi pericolosi scoperti solo all’ultimo momento. I ricercatori guidati da Nathan Moore hanno provato a simulare un simile scenario in laboratorio utilizzando il più grande generatore di raggi X del mondo, la ‘Z machine’ installata presso i Sandia National Laboratories, per colpire due modellini di asteroidi grandi 12 millimetri, uno fatto di quarzo e uno di silice fusa. In entrambi i casi, gli impulsi di raggi X hanno riscaldato la superficie dei mini asteroidi determinando la formazione di un pennacchio di vapore che li ha deviati e accelerati, rispettivamente di 69,5 e 70,3 metri al secondo. Secondo i calcoli riportati nello studio, questo approccio potrebbe risultare efficace con asteroidi grandi fino a quattro chilometri.

Lo studio

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