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“Un incubo, non riesco a chiamarla musica. Siamo costretti a stare chiusi in casa”: esplode la rabbia dei residenti per le performance di Topolino

La sua musica tanto apprezzata dai turisti, è diventata un vero e proprio tormento per chi vive e lavora nella zona

Ogni giorno folle di turisti si radunano in via Atri, a Napoli, per assistere alle sue esibizioni, tra tarantelle e canzoni della tradizione partenopea, tanto che è diventato una “tappa” fissa per chi visita la città. Antonio Borrelli, in arte Topolino, è un cantante neomelodico napoletano noto per un particolare: si esibisce dal balcone di casa sua, proprio all’incrocio con l’istituto scolastico Armando Diaz. Le sue performance amplificate da “potenti apparecchiature elettroacustiche”, però, sono diventate un’attrazione per i turisti, ma anche un incubo per i residenti e i commercianti della zona. Sì, perché la sua musica tanto apprezzata dai turisti, è diventata un vero e proprio tormento per chi vive e lavora nella zona.

A raccogliere le lamentele del vicinato è Repubblica, che riferisce il disappunto della preside dell’istituto, Daniela Oliviero, che ha sottolineato come la musica di Topolino disturbi le lezioni e gli esami di maturità. “Non ha cantato durante gli esami, ma solitamente la sua voce nelle classi si sente per alcune ore del giorno – ha spiegato Oliviero -. Napoli dovrebbe essere conosciuta per altro, non trova?”.

La situazione ha spinto commercianti e residenti a lanciare l’ennesima petizione, indirizzata a prefetto, questore e sindaco, denunciando “l’uso di potenti apparecchiature elettroacustiche” da parte di Topolino e il conseguente “forte rumore che invade tutto il vicinato”. Renato Sivio, avvocato e residente, ha descritto la situazione come “incredibile“: “Siamo costretti a stare chiusi in casa“, ha lamentato. “Io che sono diplomato al Conservatorio non riesco a chiamarla musica. Un vigile urbano un giorno mi disse che non possono farci nulla, la Procura gli restituisce gli strumenti acustici se li sequestrano“. Topolino, che ha un passato burrascoso con un arresto per droga, si esibisce dal suo balcone da almeno otto anni e, nonostante le numerose denunce per “attività di pubblico spettacolo non autorizzata”, sembra proprio che continuerà a farlo.