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Abu Mazen all’Onu: “Smettete di mandare armi a Israele, fermate la guerra. Noi non ce ne andremo”

È stato accolto nell’aula con un lungo applauso prima di pronunciare il suo discorso alla 79esima Assemblea Generale dell’Onu. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, si è rivolto così a tutti i membri delle Nazioni Unite con un appello: “Fermate il genocidio, smettete di uccidere bambini e donne. Smettete di mandare armi a Israele. […]

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È stato accolto nell’aula con un lungo applauso prima di pronunciare il suo discorso alla 79esima Assemblea Generale dell’Onu. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, si è rivolto così a tutti i membri delle Nazioni Unite con un appello: “Fermate il genocidio, smettete di uccidere bambini e donne. Smettete di mandare armi a Israele. Il mondo intero è responsabile di quel che succede alla nostra gente a Gaza e in Cisgiordania“. Il presidente dell’Anp parla poche ore prima dell’intervento del premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha recentemente smentito le voci su un possibile cessate il fuoco in Libano. Abu Mazen si rivolge direttamente agli Usa, principale sponsor di Israele, chiedendo di smettere di sostenere Tel Aviv. Di tutta risposta il ministro della Difesa ha reso noto di avere appena ottenuto un pacchetto di aiuti da 8,7 miliardi di dollari proprio dagli Usa.

Nel suo discorso, il leader dell’Anp espone diverse richieste per il suo popolo. A partire da “un cessate il fuoco immediato, la consegna di aiuti umanitari a Gaza, dove non hanno nulla, il ritiro completo di Israele”. E poi, lo stato palestinese deve imporre la sua completa autorità su Gaza e Cisgiordania: “Non chiediamo di più ma non vogliamo di meno”. “Cosa ci manca per essere il 194esimo paese membro dell’Onu? Abbiamo la terra, abbiamo la gente, abbiamo la cultura, non ci manca nulla”, ripete, domandando una “conferenza internazionale entro un anno per la soluzione dei due stati”. Immediata la replica dell’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon: “Solo quando si presenta sulla piattaforma dell’Onu Abu Mazen parla di una soluzione pacifica. Non c’è ipocrisia e menzogna più grandi di questa”.

Per Abu Mazen il popolo palestinese è stato sottoposto a “uno dei crimini più atroci della nostra era” per quasi un anno ormai. E assicura: “Non ce ne andremo, non ce ne andremo. La Palestina è la nostra terra, non ce ne andremo. Se qualcuno se ne andrà sono coloro che la occupano”, ha aggiunto. Il presidente dell’Anp si rivolge così agli Stati occidentali che sostengono forniscono armi a Tel Aviv, in particolare rivolge la sua attenzione agli Stati Uniti: “Mi rammarico che l’amministrazione Usa, la più grande democrazia del mondo, abbia ostacolato tre volte, ponendo il veto, la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. E oltre questo invia a Israele armi mortali per uccidere la nostra gente”, ha attaccato Abu Mazen parlando all’Assemblea. “Non capisco perché gli Stati Uniti ci continuano a privare dei nostri diritti legittimi“, ha aggiunto esprimendo, invece, “riconoscimento” e “gratitudine” nei confronti del popolo americano che marcia per le strade e manifesta il proprio sostegno alla causa palestinese.

Israele non replica direttamente ad Abu Mazen ma il ministro della Difesa di Tel Aviv ha fatto sapere, tramite una nota, di essersi assicurato un pacchetto di aiuti da 8,7 miliardi di dollari dagli Stati Uniti per sostenere gli sforzi militari in corso, tra cui l’ammodernamento dei sistemi di difesa aerea: “Il pacchetto include 3,5 miliardi di dollari per gli acquisti essenziali in tempo di guerra e 5,2 miliardi di dollari destinati ai sistemi di difesa aerea, tra cui Iron Dome, David’s Sling e un sistema laser avanzato”, ha affermato il ministero in una nota.

“Il governo israeliano ha approfittato” del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre “per lanciare una guerra totale di genocidio contro Gaza”, ha dichiarato condannando l’uccisione di civili da entrambe le parti dopo il 7 ottobre. “Israele – ha aggiunto Abu Mazen – deve fermare la guerra in Libano e Palestina. Condanniamo questa aggressione e pretendiamo che cessi immediatamente”. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese ha sottolineato anche che “Israele non merita di far parte dell’Onu” perché si “rifiuta di implementare le risoluzioni delle Nazioni Unite”.