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Ddl sicurezza, scontro Sechi-Montanari. “In Italia si inneggia a chi ha dato la caccia all’ebreo”. “Antisemiti sono in Gioventù Nazionale”. Su La7

Botta e risposta a Otto e mezzo (La7) sul ddl sicurezza del governo Meloni tra Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, e il direttore responsabile di Libero, Mario Sechi.
La conduttrice Lilli Gruber osserva che i problemi concernenti l’immigrazione possono creano allarme sociale ma Montanari dissente: “I numeri ci dicono che l’emergenza non esiste, visto che il numero degli immigrati che arrivano è bassissimo, anche rispetto a quello dei migranti di cui avremmo bisogno. Faccio notare che il ddl sicurezza non si occupa dei problemi che preoccupano la maggior parte della popolazione, ma di quelli che preoccupano il potere. La cosa su cui si dà la stretta di vite – spiega – non è la microcriminalità, ma l’espressione del dissenso, dalle rivolte in carcere a tutte le proteste contro lo status quo. Si aumentano le pene per l’imbrattamento dei muri se viene fatto con l’intento di ledere il prestigio dell’istituzione che abita in quel palazzo. Questo non è allarme sociale, questa è una stretta autoritaria che difende solo il potere“.

Sechi ribatte alle osservazioni dello storico dell’arte: “Non c’è assolutamente alcuna repressione del dissenso. Noi siamo uno dei paesi dove, a differenza di Francia e Germania, è consentito inneggiare ad Hamas e adesso a Hezbollah“.
“Anche a Mussolini, se è per questo”, commenta Gruber.
“Tutto quello che voi, ma c’è una differenza – replica l’ex portavoce di Giorgia Meloni – Mussolini è del passato, Hamas ed Hezbollah uccidono oggi, non scherziamo. C’è gente che in strada inneggia a chi ha dato la caccia all’ebreo. Gli altri paesi sanzionano, noi no”.

Montanari rilancia: “Veramente mi risulta che le ultime documentazioni di scambi pesantemente antisemiti siano in Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia“.
“E vabbè”, sussurra Sechi.
“Mi sembra proprio che l’antisemitismo sia la cosa che non si dovrebbe citare da destra – continua Montanari – C’è chi dice ‘Sieg Heil’, chi dice ‘Heil Hitler’. Vediamo allora quale cultura è al governo del paese in questo momento”.