Giudizio immediato per i ragazzini ritenuti responsabili dell’omicidio di Christopher Thomas Luciani detto ‘Crox’, 16 anni, ucciso a Pescara il 23 giugno scorso con 25 coltellate da due coetanei per un piccolo debito di droga. A chiederlo, dopo avere chiuso l’indagine, è il procuratore per i minorenni dell’Aquila, David Mancini.

La vittima fu attirata da un gruppo di 7-8 persone in una zona non sorvegliata del parco Robert Baden Powell di Pescara e poi colpita ripetutamente con un coltello da sub nelle parti vitali del corpo. Venticinque fendenti, alcuni dei quali sferrati quando il giovane era già a terra esanime. Il corpo fu abbandonato nei cespugli e i giovani poi andarono a farsi un bagno in mare.

Sui due 16enni fermati il giudice per le indagini preliminari nella convalida del provvedimento scrisse che “il loro intento era cagionare sofferenza”. Mentre Crox era agonizzante gli aggressori gli sputarono addosso e gli spensero una sigaretta sul volto, secondo quanto ricostruito dagli investigatori. Uno dei testimoni raccontò dei rantoli della vittima e dei due ragazzi che gli dicevano di stare zitto: “Ero allibito, volevo fermarli ma non sapevo come fare. Sembrava che non ci stessero più con la testa”.

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