Arte, cultura e attivismo politico unite in un’unica rassegna, perché tutte fanno parte di una visione comune. Con questo scopo l’associazione Our Voice ha organizzato a Palermo la rassegna culturale RESISTENZƎ, una serie di incontri su Palestina, libertà di stampa, lotta politica accompagnati da mostre e laboratori: “In questo momento storico e politico, in cui si censura la libertà di espressione, l’arte e si criminalizza il dissenso, è sempre più importante creare momenti di scambio, di dibattito, di confronto”, dice Jamil El Sadi, attivista di Our Voice. Così una serie di Talk politici troverà spazio assieme a laboratori teatrali, artistici e di ricamo e mostre fotografiche dal 26 al 29 settembre 2024, al Cre.Zi. Plus, ai Cantieri Culturali Zisa.
La rassegna aprirà i battenti giovedì 26 alle 18 con l’intervento di Luisa Impastato, nipote di Peppino e presidente della Casa memoria. La nipote dell’attivista ucciso dalla mafia 46 anni fa, interverrà al Talk dal tema “L’occupazione come pratica di lotta politica”. La “causa palestinese e il sionismo: che fare?”, sarà invece il tema della seconda giornata, venerdì 27, per il quale interverranno Francesca Albanese, attuale relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, ed Elena Basile, scrittrice, già ambasciatrice italiana in Svezia e in Belgio. Dibattitto sulla “libertà di stampa, il caso Assange, la narrativa occidentale delle guerre e il genocidio in Palestina”, invece sabato 28 settembre. Interverranno su questi argomenti Stefania Maurizi de Il Fatto Quotidiano, Alberto Negri de Il Manifesto, Angela Caponnetto di RaiNews24, Selena Frasson di Fanpage.it.
A chiudere i talk della rassegna, domenica 29 settembre sarà una riflessione su “arte: tra spettacolo e impegno civilee sociale”, con gli interventi di Davide Dormino, artista visivo, scultore e docente alla Rufa, la University of fine arts di Roma, la street artist Trisha Palma, il fotoreporter italo-argentino Josè Luis Ledesma e lo street artist Jorit. Mentre ogni talk sarà chiuso dalle illustrazioni di Mattia Riami. “L’economia di guerra detta sempre più l’agenda politica dei governi, il genocidio in Palestina è ancora in corso e il diritto internazionale è sempre più svuotato dalla sua capacità di agire. Ecco perché sono importanti eventi come questo: per creare consapevolezza, fare rete e soprattutto organizzarsi”, dice ancora El Sadi. Organizzarsi e “resistere alle ingiustizie sociali condividendo storie, esperienze, strumenti di autodeterminazione e di emancipazione sociale, ma anche creando momenti di confronto e di scambio. Facendo rete”, conclude. Media Partner del progetto sono Antimafia Duemila, Scomodo, Cultural Partner e le case editrici Chiarelettere, PaperFIRST, Navarra Editore e Fuoriscena. Infine, Partner Tecnici DRC Productions, Mc. Brand & Digitale CeSVop ETS.