“Ho passato la mia infanzia su una panchina nel parchetto vicino casa, con tutti quelli del quartiere. Non mi muovevo da lì, non ne avevo la possibilità”. Con queste parole intense Vanessa Incontrada racconta un passato che pochi conoscono, fatto di sfide e lezioni apprese per strada. Ospite del podcast “Dicono di te” di Malcom Pagani, l’attrice si è aperta come raramente fa, rievocando l’infanzia trascorsa nella periferia di Barcellona. “Oggi il quartiere è cambiato, ma quando ci vivevo io era molto diverso. Quando torno, vedo ancora le stesse persone su quella panchina”, ha raccontato.
Quegli anni, tra i sacrifici dei suoi genitori e la sua resilienza, hanno lasciato un segno profondo nella vita di Vanessa. Il padre, con cui viaggiava su e giù tra Follonica e Barcellona, faceva i mercati: “Dormivo sotto la bancarella, mentre loro lavoravano fino a notte fonda. È lì che ho imparato l’arte della vendita, che ancora oggi mi appassiona”, ha spiegato l’attrice, che ancora oggi aiuta il padre nel suo negozio a Follonica, “Incontrada per voi”, e non disdegna di tornare alle bancarelle. “L’anno scorso mi ero presa una pausa di tre mesi per staccare, ma poi mio padre ha avuto un incidente in moto. Così ho passato tutto giugno da sola: dalle quattro del mattino a mezzanotte, aprivo e chiudevo la bancarella, montavo e smontavo. A me piace stare nel commercio, è qualcosa che mi fa sentire viva”.
Un’altra sfida è il rapporto con il figlio Isal, di 16 anni: “Sto vivendo malissimo la sua crescita. Spero di non trasmettergli questa mia ansia, perché è giusto che esca, che stia con gli amici. Ma è dura. La lotta per il motorino è stata lunga, io non volevo, ma alla fine l’ha ottenuto. Vorrei solo che il mio desiderio di protezione non diventi un’ossessione”.
Vanessa Incontrada ha parlato anche del ritorno con il compagno Rossano Laurini, sottolineando l’importanza della famiglia e dei valori che l’hanno sempre guidata. “La mia vita non è stata perfetta, ma ogni difficoltà mi ha resa quella che sono oggi. E per questo sono grata a ogni momento, bello o brutto che sia stato”.