Ursula von der Leyen sceglie un medievalista come consigliere per stilare un report sul futuro dell’agricoltura. E lo paga quasi mille euro al giorno, 150mila euro per sei mesi totali di lavoro. Una cifra esorbitante se si tiene conto che sfora di ben il 64% il massimale imposto dall’Unione europea e che altri consiglieri illustri, a partire da Mario Draghi che ha redatto il suo report sulla competitività, svolgono la propria attività a titolo gratuito.
Dopo lo scandalo del Piepergate sulla controversa nomina a inviato speciale per le piccole e medie imprese di Markus Pieper, esponente di peso della Cdu tedesca, sulla capa di Palazzo Berlaymont piovono nuove accuse di mancata trasparenza e gestione impropria dei fondi Ue. A rendere pubblica la nomina di Peter Strohschneider è Politico che, dopo aver visionato i documenti ufficiali, parla esplicitamente di “forzatura” delle regole della Commissione. Questo perché i massimali sui compensi ai consiglieri della Commissione sono chiari, resi pubblici con tanto di tabelle.
I consulenti speciali come l’accademico tedesco voluto da von der Leyen dovrebbero ricevere un compenso massimo, e già abbastanza ricco, di 594,22 euro al giorno. Ma è sulle eccezioni al regolamento che gioca la decisione della capa del Berlaymont: in “casi eccezionali e debitamente comprovati” questo compenso può essere anche maggiore. Resta da capire in base a quali caratteristiche speciali di Strohschneider von der Leyen abbia ritenuto necessario portare la sua paga a 973,79 euro al giorno, ben il 64% in più del massimale stabilito e al pari dei gradi più alti tra i dipendenti pubblici europei, dato che il professore ha un background di primo livello, ma come storico medievale e non in campi strettamente collegati al settore agricolo.
Interpellato dal quotidiano, un portavoce della Commissione ha confermato che a bilancio sono stati stanziati 149.963,66 euro per il servizio offerto da Strohschneider, precisando comunque che si tratta di una cifra “indicativa”, dato che il suo compenso sarà legato agli effettivi giorni lavorati fino alla fine di settembre, quando scadrà il suo contratto.