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Milano contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Sala: “Ci associamo al ricorso al Tar degli altri Comuni”

Il sindaco Giuseppe Sala lo aveva promesso. Adesso l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi finirà in tribunale. La giunta del Comune di Milano ha, infatti, approvato la delibera relativa al ricorso che sarà portato davanti al Tar insieme ad altri enti locali. “Ci siamo associati al ricorso che hanno fatto altri Comuni“, ha detto Sala a margine dell’evento di apertura della Green Week. Per le tempistiche però “non so ancora dire”, ha aggiunto: si attende, infatti, l’approvazione della delibera da parte degli altri comuni lombardi interessati, dopodiché il ricorso potrà essere depositato.

La notizia dell’ordinanza dell’Enac era stata data l’11 luglio dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, artefice dell’intitolazione al fondatore di Forza Italia del più importante aeroporto del Nord Italia. Tra polemiche dei partiti di opposizione, proteste e interrogazioni parlamentari, le “modalità” dell’iniziativa del leader della Lega era stata anche criticate dal figlio di Berlusconi: “Non penso siano state perfette nei tempi e nei modi”, aveva dichiarato Pier Silvio, mentre il segretario degli azzurri, Antonio Tajani, ha preferito rimanere in silenzio. Dal canto suo il sindaco Sala aveva immediatamente criticato l’intitolazione dello scalo aeroportuale: “È pazzesco che in Italia una decisione del genere venga presa da un presidente di Enac. Non è stata nemmeno consultata la società, stiamo vivendo tempi barbari”, ha dichiarato a caldo il primo cittadino di Milano.

“La denominazione dell’aeroporto – si legge nella delibera approvata dalla giunta del Comune di Milano – include il nome ‘Milano’, in associazione al nome ‘Silvio Berlusconi’, senza che tale uso del nome Milano sia stato autorizzato dal Comune“. Questo “rende illegittimi i provvedimenti, dal momento che l’amministrazione comunale è titolare di diritti esclusivi sulla denominazione ‘Milano’, il cui uso può essere concesso a terzi solo previa autorizzazione ai sensi del regolamento comunale”, che in questo caso non è stata “richiesta né rilasciata”.
Il Comune di Milano poi, al pari dei Comuni di Cardano al Campo, Samarate e Somma Lombardo, nel cui territorio si trova Malpensa, sono venuti a conoscenza “di tale intitolazione unicamente a mezzo stampa, senza essere stati consultati preventivamente“. La delibera del Comune rileva infine “l’incompetenza funzionale dell’autorità che ha emesso il provvedimento di intitolazione dell’aeroporto nonché il difetto di istruttoria, consistito nel mancato coinvolgimento nel procedimento delle pubbliche amministrazioni locali, compreso il Comune di Milano, che vantano con l’aeroporto in questione uno stretto collegamento funzionale e di immagine“.

L’approvazione della delibera però non va giù alla Lega. “Milano è ormai tra le città più insicure d’Italia eppure la priorità di Giuseppe Sala e della sua Giunta è cancellare l’intitolazione a un grande milanese come Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa. Viva la Milano che guarda al futuro e non ha tempo da perdere”, si legge in una nota del Carroccio. Poi è lo stesso Salvini a commentare la vicenda con un post sui social: “Anche dopo la sua scomparsa non si fermano l’odio e il rancore nei confronti di Silvio Berlusconi, proprio dalla sua Milano, al cui benessere – e a quello di tutta Italia – ha contribuito con tanto amore e passione, al di là delle appartenenze politiche. Vergogna! Silvio, sei e rimarrai sempre nei nostri cuori”, scrive il vicepremier leghista. Adesso, però, sarà il Tribunale amministrativo regionale a prendere una decisione sul futuro dell’Aeroporto internazionale Milano Malpensa – Silvio Berlusconi.