“Koreanness è la parola che rappresenta l’ingrediente segreto di tutti i nostri prodotti”. Così Nicola Danza, exterior design manager dell’Europe Design Center di Francoforte di Hyundai introduce l’ultima arrivata della Casa: la Inster, un nome che deriva da “intimo e innovativo” e racchiude l’essenza del nuovo suv ultracompatto 100% elettrico, presentato a Milano.
La Corea è un Paese di contrasti fatto di semplicità arricchita da dettagli, un Paese moderno e innovativo, in continua evoluzione, minimalista e organizzato. Tutte caratteristiche che si ritrovano nei 3,82 m di lunghezza della Inster, sia fuori che dentro. Una vettura nata per le esigenze del cliente europeo, si rivolge principalmente alle nuove generazioni.
Il design di Inster è molto originale, ha parafanghi robusti, un paraurti dal design tecnologico ispirato ai circuiti elettronici e una piastra di protezione che le donano una forte personalità. Spicca la firma luminosa a LED delle luci diurne e la grafica a pixel degli indicatori di direzione, dei fanali posteriori e dei paraurti.
Il tema dei pixel si ritrova anche nel design del volante, che ha anche i paddle per regolare l’intensità della frenata rigenerativa. Due i display da 10,25”, uno per la strumentazione e uno per l’infotainment che prevede la connessione con Apple CarPlay e Android Auto. Pochi i tasti fisici, come quelli che servono per la climatizzazione, c’è anche la ricarica wireless. Il tutto si trova nella consolle centrale, che è molto compatta ed è pensata proprio per liberare spazio per chi si accomoda nella Inster. Tutti i sedili possono essere abbattuti e ripiegati, compreso quello del conducente: si crea così una superficie piatta dove eventualmente poter anche dormire, se vi siete portati dietro un materasso gonfiabile. Sempre a proposito di sedili, quello del guidatore include il portabottiglie e quindi si sposta con lui, proprio per agevolare la mobilità interna. Inoltre le sedute posteriori sono divise a metà, scorrono e si reclinano.
Molto ben sfruttato lo spazio interno con tanti vani portaoggetti e alcune soluzioni simpatiche e pratiche, volendo c’è anche il posto per tenere fotografie o santini sulle portiere. Tutto è molto curato e pensato per facilitare la vita dei quattro occupanti (più avanti sarà omologata anche per cinque). Quando si entra lo spazio a bordo è effettivamente sorprendente grazie al passo di 2,58 m, decisamente importante rispetto alle dimensioni dell’auto, e al pavimento piatto. Questo assetto permette di passare agevolmente dal posto guida a quello del passeggero ed evitare di fare gli acrobati per uscire se avete parcheggiato in un posto molto stretto. Situazione che spesso capita in città, contesto naturale per quest’auto, che però non disdegna neanche i viaggi un po’ più lunghi, grazie all’autonomia e ai tempi di ricarica veloci.
Con un bagagliaio che parte da 280 litri e arriva a 351, la Inster è dotata di serie di una batteria da 42 kWh, ed è disponibile anche con la batteria Long-Range da 49 kWh. Le due versioni sono alimentate rispettivamente da un motore che eroga 97 cv nella variante base e 115 cv con batteria Long-Range e hanno un’autonomia che va dai 305 ai 355 km, a seconda della versione. Ricaricabile sia in corrente alternata che continua, nel secondo caso passa dal 10 all’80% in circa 30 minuti e di serie è dotata di un caricatore di bordo da 11 kW. Molto completa la dotazione di ADAS, che vanno dal Parking Distance Warning Front e Rear al Blind spot View Monitor e al Forward Collision-Avoidance Assist 1.5.
Ordinabile dai primi di ottobre, arriverà nei concessionari a gennaio. Il prezzo ufficiale non è ancora stato comunicato, ma partirà da circa 25.000 euro.