I carabinieri hanno fermato un ragazzo di 17 anni per l’omicidio di Maria Campai, la 42enne trovata morta nel giardino di una villetta a Viadana, in provincia di Mantova. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma i due si sarebbero conosciuti online e il giovane l’avrebbe convinta a incontrarlo, facendosi raggiungere nella sua abitazione nel centro del paese. I due avrebbero avuto un incontro intimo e poi lui, per ragioni che non sono state ancora accertate, l’avrebbe uccisa. Il fermo è stato disposto dalla procura dei minorenni di Brescia con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

Il ragazzo – stando a quanto accertato finora – avrebbe colpito la donna alla testa con violenza, causandole ferite gravissime. Non è ben chiaro se abbia anche tentato di soffocarla per ucciderla. Successivamente avrebbe preso il cadavere e lo avrebbe portato nel rudere di una villetta abbandonata, in un luogo dove difficilmente potesse essere notato, coprendolo con il fogliame. Il cadavere della vittima è stato ispezionato dal medico legale Antonello Cirnelli, il cui compito è anche quello di verificare se le ferite letali causate alla donna possano essere riconducibili al ragazzo.

Maria Campai, 42enne di nazionalità romena, era scomparsa e da venerdì scorso la cercavano anche con i cani molecolari. A lanciare l’allarme era stata la sorella e il suo caso era andato anche all’attenzione della trasmissione Rai Chi l’ha visto. Campai era sparita nel nulla a Viadana dove era arrivata la sera di giovedì 19 settembre accompagnata dalla stessa sorella – e non da un amico come emerso in un primo momento – in auto da Parma. Aveva detto di dovere sostenere un colloquio di lavoro con un uomo, pare contattato su internet. Le due sorelle convivevano da qualche tempo nella città emiliana, dopo che la 42enne aveva lasciato la Toscana dove vivono l’ex marito e i due figli.

La sorella della vittima l’ha lasciata in centro a Viadana con l’accordo che sarebbe stata lei a ricontattarla per ritornare a casa. Poi il silenzio. Il giorno dopo, venerdì 20 settembre , è partito l’allarme. La sorella si è cosi rivolta alle forze dell’ordine che hanno fatto scattare immediatamente le ricerche. Giovedì la tragica scoperta e le rapide indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Mantova e della stazione di Viadana che hanno portato al fermo del 17enne.

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