Sedicesimo mese consecutivo di calo per il fatturato dell’industria italiana. A luglio la flessione è stata di ben il 4,7% rispetto all’anno prima (- 3,9% in volume). Dati pessimi che però non stupiscono, se si considera che la produzione scende da ben 18 mesi. Nel confronto mensile, rispetto a giugno 2024, la discesa dei ricavi è dello 0,4%. “A luglio 2024 continua la fase di debolezza dell’industria in senso stretto, con il terzo mese consecutivo di calo congiunturale (ossia rispetto al mese precedente) del fatturato, sia in valore sia in volume” osserva l’Istat.
” A pesare sul calo del fatturato dell’industria per il terzo mese consecutivo è anche la situazione della Germania che sta scivolando verso la recessione”, così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso giustifica il pessimo andamento. “Questi dati – ha detto nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione del cdm – sono anche la conseguenza di ciò che sta accadendo al nostro principale partner commerciale, la Germania, con un’economia sempre più verso la stagnazione, anzi addirittura verso la recessione”.
Per l’Unione nazionale consumatori i dati sono “allarmanti”. “Unici valori positivi, afferma il presidente Massimiliano Dona, sono il fatturato interno rispetto a giugno e l’andamento dei servizi, mentre le attività manifatturiere precipitano dell’1,3% su giugno e del 4,7% su luglio 2023, segnando un andamento negativo anche per i dati in volume. Anche i beni di consumo calano: -0,2% su giugno 2024 e -1,4% su luglio 2023. Insomma, le nostre industrie sono in difficoltà”. “Se poi confrontiamo il fatturato di oggi con quello di dicembre 2023, attualmente, secondo la nostra elaborazione, è inferiore, nei dati destagionalizzati, del 5,4%, -5,8% quello interno” conclude Dona.