Calcio

La panchina in Serie C, poi la chiamata di Thiago Motta: chi è Jonas Rouhi, il debuttante lanciato dalla Juventus

Aveva già esordito in Serie A contro il Verona qualche settimana fa, questa volta però il 20enne Jonas Rouhi debutterà dal 1′ in un deserto e anomalo Genoa-Juventus in programma sabato 28 settembre alle ore 18 (la gara si giocherà a porte chiuse a causa degli scontri tra i tifosi rossoblù e della Sampdoria nel […]

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Aveva già esordito in Serie A contro il Verona qualche settimana fa, questa volta però il 20enne Jonas Rouhi debutterà dal 1′ in un deserto e anomalo Genoa-Juventus in programma sabato 28 settembre alle ore 18 (la gara si giocherà a porte chiuse a causa degli scontri tra i tifosi rossoblù e della Sampdoria nel derby della Lanterna). A svelarlo è proprio Thiago Motta in conferenza stampa: “La formazione? Sì, l’ho già scelta. Volete saperla? Per una volta lo faccio…Giocheranno: Perin, Rouhi, Bremer, Kalulu e Danilo, capitano. Poi Fagioli, McKennie, Koopmeiners, Yildiz, Vlahovic e Nico Gonzalez”. E così – dopo Mbangula e Savona – l’allenatore dei bianconeri si affida ancora una volta ai suoi giovani. Contro il Grifone toccherà allo svedese classe 2004. “Ha facilità nel trovare il fondo e nel servire palloni in quantità”, raccontò lo scorso anno Massimiliano Allegri su di lui. Questa estate il grande salto: dalla Next Gen alla prima squadra.

Dalla Svezia a Torino
Voglio ottenere un posto nella formazione titolare“. E così sarà: obiettivo fissato e raggiunto per Rouhi. Ma facciamo un passo indietro. Nato a Botkyrka, in Svezia, ma di origini marocchine. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’IF Brommapojkarna. Nemmeno maggiorenne, nel 2020 parte alla volta dell’Italia, direzione Torino. A 16 anni Rouhi già stupisce tutti: saranno 54 presenze e 7 assist con la Primavera. La promozione nella Next Gen diventa così una formalità. Nel suo stile di gioco, colpisce la sua elasticità sviluppata grazie a un’altra sua passione: quella del taekwondo, praticato da bambino. Una caratteristica in comune con un altro calciatore svedese, tale Zlatan Ibrahimovic.

Lo sliding door in bianconero
L’inizio non è dei migliori: tre piccoli spezzoni di gara in Serie C e nulla di più. “Non è sempre stato facile. Ho avuto momenti difficili. È molto difficile quando si è così giovani”. I soli 70′ giocati nelle prime 18 giornate (di cui 7 da infortunato) lo fanno dubitare sulle proprie capacità. Poi, l’occasione che cambia tutto. Nel mese di dicembre il terzino titolare si infortuna e così Massimo Brambilla – allenatore all’epoca della Next Gen – punta sullo svedese. Risultato? Due gol, altrettanti assist e titolare inamovibile. Con l’arrivo di Thiago Motta, Rouhi viene aggregato alla prima squadra per il ritiro in Germania e da lì non si sposta più. Rinnovo del contratto fino al 2028 e allenamenti solo alla Continassa, al fianco di Danilo e compagni.

Le caratteristiche tecniche
Prenderà il posto di Andrea Cambiaso: a tutti gli effetti un terzino sinistro di spinta con grandi capacità di inserimento, che però mostra anche doti difensive. Nel corso della sua carriera, Rouhi era stato impiegato anche come esterno di centrocampo. “Devo concentrarmi sul calcio e non su tutte le distrazioni”. Obiettivi chiari e volontà di continuare a migliorare. In pochi mesi, la vita di Jonas Rouhi è stata stravolta. Contro il Genoa dal primo minuto, per continuare a vivere il suo percorso di crescita.