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Trump vede Zelensky dopo averlo criticato: “Kiev può vincere”. Il leader ucraino: “D’accordo sul fatto che la guerra va fermata”

“Sicuro. Può vincere”: così Donald Trump ha risposto a un giornalista che chiedeva pronostici sulla guerra in Ucraina. E così, tra sorrisi e parole di reciproco apprezzamento, si è svolto a New York l’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. “E’ un onore avere il presidente con noi, ne ha passate tante. Sta attraversando un […]

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“Sicuro. Può vincere”: così Donald Trump ha risposto a un giornalista che chiedeva pronostici sulla guerra in Ucraina. E così, tra sorrisi e parole di reciproco apprezzamento, si è svolto a New York l’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. “E’ un onore avere il presidente con noi, ne ha passate tante. Sta attraversando un periodo tremendo. Ne discuteremo e vedremo cosa possiamo inventarci”, ha detto l’ex capo della Casa Bianca, oggi nuovamente candidato per il Partito repubblicano alle presidenziali del 5 novembre, riferendosi all’ospite poco prima del faccia a faccia. “Abbiamo una visione comune sul fatto che la guerra va fermata“, ha risposto il leader ucraino, che ieri ha incontrato a Washington Joe Biden, dal quale ha ricevuto la promessa di altri 7,9 miliardi di aiuti militari tra cui missili a lungo raggio, ma non l’autorizzazione a colpire in profondità nel territorio russo.

“Ho un buon rapporto” con Zelensky e “ho anche un buon rapporto con il presidente Putin”, ha detto ancora Trump. “Se vinceremo risolveremo” la guerra “molto rapidamente”, ha aggiunto. Da parte sua Zelensky si è augurato di aver un rapporto migliore con Trump di quello fra l’ex presidente e Vladimir Putin.

L’incontro, il primo dal 2019, è stato organizzato alla Trump Tower. E’ stato l’ex presidente Usa ad annunciarlo a sorpresa ieri, dopo essersi espresso in maniera molto critica nei confronti del presidente ucraino negli ultimi mesi, durante i quali ha sostenuto anche che quelli dati a Kiev sono soldi mal spesi, ha polemizzato perché Zelensky ha visitato la fabbrica di armi di Scranton – città natale di Biden – garantendogli un formidabile spot elettorale in uno Stato decisivo per le presidenziali – e soprattutto dopo la procedura di impeachment a cui Trump è stato sottoposto con l’accusa di aver chiesto il 24 luglio 2019 al leader di Kiev di fare indagini in patria sul conto del figlio di Biden.