I soliti antisemiti – la mia vignetta per la prima pagina de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
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Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Ci risiamo: contro le concrete politiche sui flussi migratori del Governo Meloni sembra ergersi una barriera giudiziaria innalzata da certa magistratura. In un mese il numero delle convalide ai trattenimenti di immigrati senza documenti alla frontiera, attuati grazie al decreto Cutro, è drasticamente sceso e così oltre l'85% dei tentativi di rimpatriare gli irregolari viene bloccato. Ribadendo ancora una volta come l’essenza dello Stato di diritto sia nella terzietà del giudice, questi orientamenti giudiziari richiamano la decisione già assunta dal giudice Iolanda Apostolico, animatrice delle proteste contro il Governo che provava a contrastare l'immigrazione incontrollata". Lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.
"Di questo passo -aggiunge- si rischia di vanificare il concreto approccio sugli arrivi elogiato da personalità politiche internazionali come il premier britannico laburista Starmer o, ultimo in ordine cronologico, il Presidente della Repubblica federale tedesca Steinmeier. La separazione dei poteri è alla base dello Stato di diritto e così come si deve scongiurare l'invasione del potere esecutivo e legislativo in quello giudiziario, ci auguriamo di non doverci trovare a denunciare il pericolo inverso".
Roma, 28 set. (Adnkronos) - “Se si può dire che non vogliamo Renzi nel campo largo? Sì, si può dire. Pensiamo proprio che non sia una buona idea. Per vincere le elezioni serve credibilità: oggi Pd, M5S e AVS sono molto più vicine al centrodestra di quanto non lo fossero le sgangherate e frantumate coalizioni del 2022”. Lo ha affermato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, ospite a “L’Attimo fuggente” condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi sulla Fm di Giornale Radio Rai.
Roma, 28 set. (Adnkronos) - Torna 'Montecitorio a porte aperte'. Da lunedì 30 settembre, alle 10, aprono sul sito della Camera (all'indirizzo: eventi.camera.it) le prenotazioni per la data di domenica 6 ottobre, che sarà caratterizzata dall'esibizione in Aula dell'associazione coralica di Altavilla Milicia e dall'allestimento della mostra dedicata a Giacomo Matteotti nel Corridoio dei Busti.
'Montecitorio a porte aperte' si svolge una volta al mese, di norma, da ottobre a giugno: offre la possibilità di visitare i luoghi più significativi di palazzo Montecitorio, quali l'Aula, il Transatlantico, le principali sale di rappresentanza della Camera dei deputati: la Sala della Regina, la Sala della Lupa, la Sala Aldo Moro e la Sala delle donne. Nel corso della visita vengono illustrati i principali aspetti storici, artistici e istituzionali del Palazzo.
Roma, 28 set. (Adnkronos) - "A cento anni dalla nascita, desidero rendere omaggio a Marcello Mastroianni, emblematica icona teatrale e cinematografica del panorama artistico mondiale. Mastroianni riuscì a trasporre sul palcoscenico e nelle sale cinematografiche le molteplici sfumature di una realtà complessa come quella del Novecento, facendosi interprete straordinario di personaggi e ruoli talvolta immaginari, talvolta onirici, rispondenti, comunque, a uno spaccato del vissuto quotidiano, con autentica capacità di coniugare l’ironia con la drammaticità e il realismo con la commedia, arricchendo ogni sua rappresentazione con fascino ed eleganza". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Le sue abilità -sottolinea il Capo dello Stato- sono testimoniate dai numerosi premi di cui fu insignito, attestazioni delle sue ineguagliabili doti di attore. La figura di Marcello Mastroianni è impressa nella storia del cinema e nel ricordo collettivo: le sue interpretazioni rimangono preziose fonti di insegnamento e ispirazione per tante generazioni di attori. Il contributo che Marcello Mastroianni ha offerto alla cultura e all’arte italiane merita di essere ricordato".
Roma, 27 set. (Adnkronos) - L'annuncio arriva a una manciata di ore dalla chiusura del deposito liste: Italia Viva non parteciperà alle elezioni in Liguria. Matteo Renzi resta fuori dalla coalizione di centrosinistra per Andrea Orlando. E Giuseppe Conte ottiene quella 'chiarezza' che il Movimento andava sollecitando già da un po'. "O noi o loro", dicevano anche ieri i pentastellati in Transatlantico nelle ore tese dopo la spaccatura delle opposizioni sulla Rai. Per come si è messa la partita, almeno in Liguria, è evidente chi è dentro e chi è fuori dalla coalizione. A meno di ricuciture in extremis.
Da Iv raccontano che tutto è precipitato tra "ieri sera e stamattina. Orlando aveva firmato l'apparentamento con noi. La cosa era chiusa. Poi, sarà per quello che è successo sulla Rai, ci sono stati un po' di giochetti...". Italia Viva era confluita, con alcuni suoi candidati, nella lista Riformisti Uniti con Più Europa e Socialisti. Un dato che sembrava acquisito a livello locale. "Iv sta con noi anche per le regionali in Emilia e in Umbria, governiamo insieme a Napoli", facevano notare anche ieri i dem che seguono la campagna ligure.
Ma per i 5 Stelle l'accordo era di tenere fuori i renziani perché Iv a Genova vuol dire aver governato, all'interno del sistema Toti, con Bucci che "oggi è il candidato del centrodestra. E' una questione di credibilità e reputazione". Un mood condiviso anche da Avs. "Renzi? Passato da lasciare alle spalle", per il verde Angelo Bonelli. Un veto, secondo i renziani, a cui i dem si sarebbero piegati. "Noi abbiamo fatto il possibile. Ci hanno detto di togliere il simbolo e lo hanno abbiamo fatto. Ci hanno fatto storie sulla presenza fisica a Genova e lo abbiamo accettato. Alla fine ci hanno detto di togliere i nostri dalla lista. C'era l'ex-presidente dell'Arci di La Spezia, mica un nazista dell'Illinois! E' finita che quelli che votano Trump mettono il veto sull'ex-presidente dell'Arci...", riferiscono all'Adnkronos da Italia viva.
Ad annunciare lo strappo, la coordinatrice di Iv, Raffaella Paita: "Abbiamo fatto di tutto per raggiungere l’obiettivo di una presenza riformista nel centrosinistra. Gli accordi con il candidato Orlando e con gli altri partiti hanno portato alla creazione della lista 'Riformisti uniti', apparentata con lo stesso Orlando come si può vedere dai documenti. La lista c’è ed è addirittura già apparentata", sottolinea. Ma "nelle ultime ore – su pressione dei Cinque Stelle– ci è stato chiesto di eliminare l’apparentamento o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti. E per noi non è politicamente serio. Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra ma non a tutti i costi".
A stretto giro, in un video sui social, il candidato presidente del centrosinistra Orlando lancia un appello all'unità: "Questo è l'appello che arriva dal basso, lo voglio girare al campo largo, ai suoi dirigenti che in questo momento hanno momenti di tensione, di frizione". Io, dice Orlando, "sono convinto che sia necessario che l'argine, l'unico argine possibile alla destra in questo momento, cioè l'insieme delle forze politiche e sociali che si oppongono alla politica del governo, possa realizzare il massimo della propria unità".
Ma per i 5 Stelle quella 'unità' si può realizzare solo senza Iv. "La non presenza di Renzi era una condizione per il nostro sostegno a Orlando. Non è un mistero", fa notare Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera, all'Adnkronos. Si è solamente trattato, dicono fonti pentastellate, di "prestare fede all'accordo di non avere nella coalizione simbolo ed esponenti di chi, fino a ieri, era in giunta con il candidato del centrodestra Marco Bucci". Una posizione, aggiungono, "ribadita" nelle ultime quarantott'ore quando hanno trovato conferma le voci di un possibile ingresso di renziani in una lista sotto le insegne riformistiche a sostegno di Orlando. Iv che non sarà presente alle regionali, lascia "ai propri elettori e militanti la piena libertà di voto". E il candidato del centrodestra Bucci non perde tempo: "Noi abbiamo molti elettori di Italia Viva che voteranno dalla nostra parte. Di questo sono contento e orgoglioso".
Roma, 27 set. - (Adnkronos) - “In politica bisogna essere in relazione con l’impegno che comporta la tua responsabilità politica, non per prendere i voti. Oggi il mio compito è un altro, più che parlare di politica. Don Sturzo diceva ‘ho sempre percepito la mia vita in politica come un dovere, e il dovere è speranza’. Il futuro richiama la speranza, e il presente è determinato dalla speranza. Impegnatevi in politica sapendo che questo significa grande responsabilità, prima di tutto nei confronti di voi stessi”. Lo ha dichiarato Mons. Rino Fisichella nel corso dell’evento all’Università degli studi Link a Roma in cui sono state premiate le 60 giovani promesse della politica italiana. L’evento è promosso dall’associazione 'La Giovane Roma' in collaborazione con il magazine 'Politica'. I giovani selezionati, tutti under 30, si sono già distinti all'interno delle principali istituzioni del Paese, sia a livello nazionale che locale.
“Chi si impegna in politica ha bisogno di formazione, non ci si improvvisa. Serve una scelta, un dovere, attraverso cui vivere e sperimentarla. Non sottovalutate il momento storico che siete chiamati a vivere: la grande sfida che ci attende è quella di una nuova cultura. Della cultura digitale, dell’intelligenza artificiale, che modifica la natura dell’uomo in modo determinante. - ha aggiunto Fisichella - Ancora non c’è piena consapevolezza che siamo dinnanzi a una svolta antropologica formidabile, determinata da una nuova cultura globale e globalizzata. Il mistero non è ciò che non si capisce, il mistero è ciò che ci viene fatto conoscere. L’uomo non deve mai diventare schiavo della tecnologia. Quindi attenzione, voi giovani che volete impegnarvi nella politica, ad avere formazione e capacità di pensiero. Se pensiero è debole la politica è debole”.
Siracusa, 27 set. (Adnkronos) - "Oggi abbiamo toccato temi fortissimi, me lo hanno riconosciuto tutti i colleghi: la collaborazione con l'Africa, in chiave di sviluppo complessivo del pianeta che metta in condizioni tutti di mettere quello che ha di buono, terra e giovani, sono le potenzialità di un grande continente come l'Africa. Dal'altra parte, tecnologie e formazione, innovazione, è la forza dei paesi democratici più ricchi. Insieme possiamo sviluppare una economia più equa e più giusta, questo è stato il tema che abbiamo trattato con i paesi africani e poi abbiamo continuato a trattare all'interno del G7, ma anche, e questo mi riempie di gioia, avere avuto la possibilità di confrontarci con il G7 Giovani". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida al termine delle tre sessioni di oggi al G7 Agricoltura a Siracusa. "I giovani ci hanno raccontato le loro problematiche in questo tempo - dice -ma soprattutto ragionando di futuro insieme, anche proponendo cose di grande interesse. Una delle quali per esempio è una Consulta permanente al Ministero dell'Agricoltura che ho intenzione di realizzare. Nascono idee all'interno di questi contesti. Ci servono per riuscire a recepirle".
Cosa implicano le due scelte che ti proponiamo: