Polemiche a Bari dopo la decisione di Giorgia Meloni di mandare un videomessaggio per l’inaugurazione della Fiera del Levante. Presente sul posto, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Chi ha protestato è stato il presidente Pd della Regione Michele Emiliano: “L’assenza della premier è dovuta probabilmente anche al fatto che qui in Puglia non trova gente che la applaude senza critica, qui avrebbe trovato la verità”, ha dichiarato. “Quando il premier sfugge alla verità danneggia se stesso dal mio punto di vista. E comunque avrebbe avuto una accoglienza rispettosa e collaborativa”. E ha concluso: “Sfuggire a questo evento così importante per il Mezzogiorno, secondo me è stato un errore. Fermo restando, ovviamente, che le giustificazioni per un premier sono infinite, nel senso che il presidente del Consiglio avrà cose importanti da fare, però anche Bari, la Fiera e la Puglia sarebbero state importanti”.
La premier ha registrato un video per l’occasione. E ha annunciato che presto firmerà anche con la Regione Puglia l’accordo di coesione: “Ne abbiamo sottoscritti 19 con le regioni e le province autonome mettendo a disposizione finora oltre 35 miliardi”, ha dichiarato. La firma dovrebbe avvenire a Bari nel corso del festival delle Regioni che si terrà nel capoluogo pugliese dal 19 al 22 ottobre. “Oggi l’Italia cresce più del doppio della media europea e dell’eurozona. Merito del Governo? No”, ha rivendicato ancora. “Il merito è del nostro tessuto produttivo e di chi ogni giorno si rimbocca le maniche per portare avanti la propria attività. Noi abbiamo fatto solo la nostra parte. Assicurare stabilità, disegnare una visione di lungo periodo, lavorare per creare un ambiente il più possibile favorevole alle imprese e costruire le condizioni per fare della nostra nazione un luogo dove sia conveniente investire”.
A margini della cerimonia, Emiliano ha anche attaccato la riforma sull’Autonomia differenziata voluta dal governo. “Sento dire addirittura che i saggi starebbero immaginando che i Lep devono essere diversi tra Nord e Sud, quindi quando devi tutelare un diritto al Sud servono meno soldi rispetto al Nord. Una sorta di gabbia vitale nella quale vogliono costringere il Mezzogiorno“.
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La Redazione
Siracusa, 28 set. (Adnkronos) - "Ringrazio i giornali che hanno avuto occasione di approfondire questo tema. Quando si parla di questi temi non si parla di Lollobrigida, possono pure non nominarlo sui giornali, ma i giornalisti raccontassero quello che è avvenuto. Che il sistema Italia ha avuto una risposta eccezionale e chi è qui con i propri stand se li è pagati da solo. Non li abbiamo pagati per venire. Sono venuti volontariamente perché sentono forte il bisogno di far conoscere ancora di più al mondo quello che hanno realizzato e praticato. Questo è un invito a chi ha cancellato questo evento come se fosse una questione marginale, a continuare a cercare i pettegolezzi, magari venendo qui. Poi tornando a casa, come due giornalisti di autorevoli giornali che non cito per non fargli pubblicità in diretta, che ho incontrato qui. Di solito scrivono sempre, le redazioni gli hanno pagato il viaggio per venire fino a qui, ma non hanno scritto una riga perché era molto difficile parlare male di questo evento. Trovare qualcuno che parlasse male di questo evento. Io in questi otto giorni non ho trovato nessuno parlare male di questo evento". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, incontrando i giornalisti allo stand del Ministero al G7 di Siracusa.
Siracusa, 28 set. (Adnkronos) - "Credo che il problema siccità debba essere affrontato non a livello regionale ma a livello nazionale. La Sicilia ha sofferto di più quest'anno, certamente non è la prima volta. I cambiamenti climatici influiscono ma io sin da ragazzo ricordo che ciclicamente il problema della siccità era sempre al centro dell'attenzione. Penso che il governo centrale debba riflettere seriamente su come cercare di intervenire". Così il Presidente del Senato, Ignazio La Russa a margine di un evento del G7 di Siracusa.
Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Ad Andrea Orlando, come al Pd, abbiamo detto: non è possibile in Liguria imbarcare chi il giorno prima era a sostegno di Bucci. Bucci adesso è il candidato del centrodestra e Italia viva lo sosteneva. Abbiamo detto che non va bene. Noi siamo per un progetto serio, credibile, affidabile". Così Giuseppe Conte a 'Accordi e disaccordi' sul Nove.
Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Siamo di fronte a un conflitto senza più limiti e confini. E tutto il quadrante medio orientale si sta infiammando. Oggi Israele che ha il diritto di esistere a proteggere i suoi cittadini, per reagire a un'azione orribile di Hamas" invece di "dispiegare una reazione mirata nei confronti dei singoli terroristi, ha deciso di distruggere qualsiasi di principio di legalità del diritto internazionale umanitario. Lo stesso principio si sta attuando in Libano. Dove piovevano i razzi di Hezbollah, non caramelle. La reazione è quella indistinta. Per difendere il suo popolo, Israele distrugge senza distinzioni formazioni militari e civili". Così Giuseppe Conte a 'Accordi e disaccordi' sul Nove.
"Quello che sta seminando Israele è uno scatenamento di odio che non basteranno decenni per sopirlo. Qui noi stiamo squarciando ferite che difficilmente si rimargineranno. Questo governo in 11 mesi ha massacrato 41mila civili, donne e bambini. E' una pagina ignobile che peserà sulla causa di Israele".
Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Qui stiamo parlando di una forza politica che vale l'1,2% e che fa perdere 4, 5 punti alla coalizione, lo dicono tutti i sondaggi. Ed è una forza politica deliberatamente orientata a distruggere il Movimento e quindi il Pd sta accettando che il Movimento sia distrutto. Un pensiero maligno è necessario tirarlo fuori. Si vuole distruggere il Movimento 5 Stelle. Il Pd vuole distruggere il Movimento 5 Stelle?". Così Giuseppe Conte a 'Accordi e disaccordi' sul Nove.
Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Ci sono problemi con il Pd? E' inutile nasconderli. Non si può andare avanti a colpi di ipocrisia: ci sono problemi con il Pd. Perché il Pd, con questa formula giornalistica del 'campo largo', intende ci ritroviamo tutti insieme appassionatamente e il pensiero che non viene esplicitato è 'noi Pd, forti del risultato alle europee, possiamo arrivare al 30% e tutte le altre forze si predisporranno, come cespugli, a farci governare'. Temo che i segnali e gli indizi vadano in questa direzione". Così Giuseppe Conte ad Accordi e Disaccordi sul Nove.
Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Non condivido il metodo ed il percorso attraverso cui Vittorio Pecoraro ha nominato oggi la cosiddetta nuova segreteria provinciale della federazione del Pd di Cosenza. Non condivido il metodo perché è la risultante, dopo veti e condizionamenti da parte di gruppi e correnti, di una pura e semplice logica lottizzatrice". Così Enzo Giacco, membro dimissionario della segreteria provinciale del Pd Cosenza.
"Non condivido il percorso perché Pecoraro non ha inteso promuovere nessun confronto politico, anche al fine di una chiara assunzione di responsabilità da parte degli organismi dirigenti, sulle evidenti criticità organizzative del partito nella nostra provincia. Pecoraro non si è preoccupato nemmeno di chiarire in una sede ufficiale della organizzazione le ragioni dell'annuncio delle sue dimissioni da segretario provinciale prima e quelle del suo pentimento dopo. Tutto ciò nonostante l'evidente e non giustificabile assenza della federazione dall'attività che si andava svolgendo sul territorio provinciale per esclusivo merito dei circoli".
"Le stesse feste dell'unità sono state promosse ed organizzate dai dirigenti, militanti e volontari che insieme ai segretari dei circoli operano sul territorio. Né si possono rimuovere e non affrontare in sede politica le ragioni del perché la sede della federazione provinciale del Pd sia rimasta letteralmente chiusa, durante la campagna elettorale per le europee. Nelle poche riunioni online convocate, e che hanno registrato una sempre maggiore scarsa partecipazione, ho più volte posto queste problematiche. L'ho fatto anche nella telefonata, con cui, nelle ore precedenti, Pecoraro mi ha proposto di fare parte della nuova segreteria, chiedendo un confronto in presenza. Avevo offerto la mia disponibilità ad accettare l'incarico a condizione che si affrontassero le criticità politiche ed organizzative, onde evitare che si scadesse nei nominalismi e nelle pratiche lottizzatorie".
"Ho posto innanzitutto l'esigenza -prosegue Giacco- che venisse fatta una verifica dello stato in cui versa il tesseramento al partito. Da più parti viene sollecitata, a tal proposito, chiarezza e che con la massima trasparenza vengano pubblicati i dati del numero degli iscritti nell' anno 2023 e quelli, alla data odierna, del 2024, oltre che l'elenco dei circoli che attualmente operano sul territorio provinciale. Il timore di una drastica riduzione degli iscritti e della chiusura di un alto numero di circoli è assai diffuso. Ovviamente Pecoraro, alla luce delle sue dichiarazioni odierne, ha deciso di non accogliere le mie sollecitazioni. Sembra quasi che l’interesse non sia quello di produrre uno sforzo ed un impegno collettivo per la crescita ed il reinsediamento organizzativo del partito".
"L'impulso e l’impostazione politica ed organizzativa che la nostra segretaria del partito Elly Schlein ha dato al Pd nazionale, qui a Cosenza, secondo il "metodo Pecoraro", non sarebbe da interpretare per una coerente declinazione all'altezza di quel profilo politico e culturale. L'interesse prevalente è solo quello di avere riconosciuta per sé stesso una tutela di potere nei posizionamenti correntizi interni di partito. Per quanto mi riguarda io non ci sto e pertanto rassegno le dimissioni da una segreteria a cui peraltro non ho dato l'adesione, avendo chiesto un confronto preliminare".
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