Libri e Arte

“Mi aiutate a scrivere il mio romanzo? Vi invito a casa mia”: l’appello dello scrittore Gabriele Dadati per il suo nuovo libro

Lo scrittore piacentino, alle prese con il suo primo romanzo "d'invenzione", è stato molto chiaro: cari lettori ho bisogno di voi. Appuntamento al 6 ottobre, quando Dadati aprirà le porte di casa sua

Mi aiutate a scrivere il mio romanzo? Se sì, vi invito a casa mia. L’offerta creativa, già denominata “la domenica con lo scrittore”, è stata lanciata su Facebook dallo scrittore Gabriele Dadati. L’autore piacentino, classe ’82, è stato molto chiaro: cari lettori ho bisogno di voi. Raro che nel settore letterario si faccia così sincera comunella con le masse sconosciute. Certo, molti scrittori fanno della gelosia per i propri inediti, magari prossimi alla pubblicazione, un atteggiamento naturale e finanche morale. Questa volta però il discorso è ancor più a monte: il libro è ancora da scrivere e per timore che qualcosa di programmato – Dadati la “scaletta” del romanzo ce l’ha già – non abbia molto senso o sia poco credibile meglio che lo leggano persone comuni non legate alla stesura. “Come al solito ho scritto una scaletta articolata, già suddivisa per capitoli, in cui mi sono appuntato una sintesi di cosa capiterà giorno dopo giorno, mese dopo mese. Va da sé che alcuni eventi sono portanti e non si toccano, che su altri aleggia un punto interrogativo perché potrebbero essere modificati in fase di stesura, che altri ancora sono giusto accennati, perché devo ancora ragionarci bene su o approfondire”, ha spiegato Dadati sulla sua pagina Facebook. Lo scrittore afferma che, diversamente agli ultimi quattro romanzi “storici”, quest’ultima opera sarà d’invenzione.

“Covo questa storia – che è la storia di un padre chiamato a crescere il proprio bimbo da solo, dopo essere rimasto vedovo – da quasi dieci anni, e mi pare sia giunto il momento”. Solo che questa volta, nel mare aperto di una storia inventata narrativamente da cima a fondo, senza l’“aiuto” involontario di una griglia di cronaca e di storia prescritte, la sicurezza necessaria per proseguire vacilla. “In questi giorni mi sono reso conto che, prima di cristallizzare il tutto (quando chiudo e rifinisco la scaletta, in genere, poi parto a scrivere e il romanzo la rispecchia fedelmente), mi piacerebbe fare un pomeriggio di discussione con chi ne avesse voglia. Per raccogliere impressioni, contraddizioni, idee. Una specie di piccolo laboratorio di scrittura, o meglio laboratorio d’invenzione, in cui si ragiona sulla scaletta del romanzo”.

Per farla breve, se domenica 6 ottobre dalle 15 alle 19 siete liberi e vi trovate dalle parti di Piacenza, Dadati e la moglie Laura vi aspettano a casa loro. “Abbiamo un bel tavolo, nella zona giorno, e possiamo metterci lì”. Attenzione però: ne entrano 5 o 6 al massimo e la presenza deve seguire almeno due dettami cruciali: “non arrivare in ritardo e non andare via anzitempo”. Retribuzione? Nessuna, ma se volete rimanere, Dadati e signora vi offrono una pizza. “Va da sé che l’invito è rivolto a persone che abbiano passione per le storie (soprattutto come lettori, ma anche come spettatori di cinema, di teatro ecc.). Non importa minimamente aver scritto o desiderare scrivere. Importa aver sviluppato un pochino di approccio critico alle narrazioni. Basta poco: se uno guarda una serie Netflix e pensa – “Ehi, ma questa cosa non è coerente!”; “Ehi, ma se era successo così ora non può capitare cosà!” – è già arruolabile”. La mail dello scrittore è gabrieledadati@gmail.com e lì va spedita la propria candidatura. Dadati non è nuovo ad immergersi nella realtà di tutti i giorni senza isolarsi sulla classica torre d’avorio come spesso fanno i suoi colleghi. Nell’estate del 2021 passando vicino alla Ceva Logitics di Stradella (Pavia), il più grande centro di distribuzione di libri in Italia, si era accostato e mescolato agli operai in sciopero solidarizzando con loro. L’ultimo libro di Dadati – Le ali del Piccolo Principe – è edito da Solferino ed è dedicato alla vita di Antoine de Saint-Exupery.