Il caso Clostebol non è ancora chiuso per Jannik Sinner. La WADA (Agenzia mondiale antidoping) ha deciso di fare ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna dopo il proscioglimento del tennista italiano, scagionato il 19 agosto dalla International Tennis Integrity Agency (Itia). La WADA aveva ancora qualche giorno di tempo per prendere una scelta: la deadline era fissata per fine settembre. E così l’Agenzia mondiale antidoping ha chiesto i documenti all’agenzia indipendente che si occupa esclusivamente di doping e corruzione nel tennis, decidendo dunque di voler andare fino in fondo alla vicenda. Il Tas ha accolto la richiesta e disporrà un arbitrato nelle prossime settimane. Ma ora, cosa rischia il numero 1 al mondo? Tutti i possibili scenari.

La WADA presenta ricorso: i possibili scenari
Partiamo anzitutto dal comunicato ufficiale. Come si evince, infatti, “la WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quelli già imposto dal tribunale di primo grado”. Al tempo stesso, però, può chiedere una squalifica nei confronti dell’italiano che lo potrebbe tenere lontano dal circuito per 1 o 2 anni. Inizialmente, Sinner aveva perso solo i punti e il montepremi guadagnati a Indian Wells lo scorso marzo. Allo stato attuale e senza una risposta, il tennista altoatesino potrà scendere in campo senza alcuna restrizione. Il CAS (la corte arbitrale dello Sport) dovrà decidere se andare contro la sentenza di primo grado oppure confermarla. Una cosa è certa: i tempi per avere delle risposte non saranno immediati. Per una sentenza di secondo grado, infatti, i tempi saranno molto ampi (almeno 6 mesi). Ora, palla agli avvocati. Intanto Sinner dovrà dedicarsi solo al campo: lui potrà continuare a giocare e sicuramente i titoli conquistati in questi ultimi mesi non gli verranno revocati.

Perché la WADA ha potuto fare ricorso
La WADA ha deciso di impugnare la sentenza, puntando non a dimostrare l’uso intenzionale della sostanza, ma a stabilire una colpa parziale. Ovvero a ritenere Sinner colpevole per il comportamento del suo staff.

Il comunicato della WADA
“L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024 – si legge nel comunicato -. La WADA ritiene che la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La WADA chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è ora pendente davanti al CAS, la WADA non farà ulteriori commenti in questo momento”.

Sinner e il caso Clostebol
Il caso risale al torneo di Indian Wells, quando Sinner era risultato positivo a un controllo antidoping. Le analisi avevano rilevato tracce di Clostebol, un anabolizzante proibito, utilizzato principalmente in pomate cicatrizzanti. La difesa di Sinner si era basata su un’assunzione involontaria: il preparatore atletico Ferrara aveva dato lo spray al fisioterapista Nardi, che lo aveva utilizzato per curare una ferita al dito. Successivamente aveva massaggiato Sinner senza usare guanti. La ricostruzione – sostenuta da varie prove – era stata prima accolta dall’Itia (non è scattata la sospensione) e aveva poi portato alla decisione di non squalificarlo al termine del processo discusso da Sport Resolution, un servizio indipendente e no-profit di risoluzione di controversie in ambito sportivo, al quale si appoggiano diverse importanti federazioni. Determinante per scagionare Sinner era stato anche il parere di tre esperti, che avevano spiegato come la misera quantità di Clostebol trovata fosse compatibile con una assunzione involontaria.

I prossimi impegni di Sinner
Nel frattempo Jannik Sinner si prepara per il rush finale: gli ultimi tre mesi della stagione sono ancora cruciali per l’azzurro. Il primo obiettivo del numero 1 al mondo chiama Pechino (qui il percorso dell’altoatesino). Un anno fa vinse il torneo e cominciò la sua ascesa verso la vetta della classifica Atp. Subito dopo per Sinner sarà tempo di un importante Masters 1000, quello di Shanghai. Comunicato il forfait per l’Atp 500 di Vienna, il 28 ottobre comincerà l’ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Parigi Bercy. Nel mese di novembre, gli ultimi impegni della sua stagione: prima le Atp Finals a Torino, poi le finali di Coppa Davis a Malaga, in programma dal 19 al 24 novembre.

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