La scuola è iniziata e spesso si scoprono problematiche di scrittura, apprendimento, come la dislessia. Questo libro racconta una storia sulla diversità e fa comprendere come la diversità non è un limite, ma un privilegio. Leo, il protagonista, è nato a Vinci ed è un bambino capovolto, così l’ha definito la sua compagna di banco Lisa, perché un giorno, mentre il maestro stava facendo un dettato, Lisa si accorge che Leo scriveva al contrario e da quel giorno tutti i suoi compagni l’hanno deriso.
Amareggiato non volle più tornare a scuola, finché suo zio non gli mostra il lavoro dell’orologiaio del paese, che fa tutto con la mano sinistra e così Leo scopre che la diversità non è poi così male.
Prendersi gioco di chi è diverso da noi è spiacevole, perché questo atteggiamento ferisce. Sarebbe bello approcciarsi alla diversità come una conoscenza, un qualcosa che ci può insegnare a vedere le cose sotto un’altra prospettiva e questo libro può esser d’aiuto.
Il ritorno a scuola fu per Leo una grande festa, perché tutti i suoi compagni di classe lo hanno accolto con abbracci; insegnare ai bambini lo spirito dell’accoglienza del diverso è un valore prezioso aggiunto nella loro vita. Se capovolto vuol dire geniale, avete capito di chi sto parlando? Di Leonardo Da Vinci!
Il bambino capovolto, edito da Coccolebooks, rientra nella collana Libri per prima dedicata ai primi lettori, dove all’inizio ci sono solo poche righe, poi il testo sì fa più lungo, in stampatello maiuscolo, così da leggerlo con facilità.
TITOLO: Il bambino capovolto
AUTORE: Giuseppe Bordi
ILLUSTRAZIONI: Sara Brezzi
EDITORE: @Coccolebooks
Età di lettura: 5 anni